sabato, 23 Novembre, 2024
Esteri

L’aumento dell’estremismo e la crisi democratica in Israele stanno spingendo gli Usa a ripensare il loro sostegno

Il cambio di politica israeliana, indirizzata sempre più verso destra, ha alimentato, tra i sostenitori tradizionali del Paese, la preoccupazione che il governo degli Stati Uniti potesse essere costretto a riconsiderare il ruolo di alleato più importante, e spesso più risoluto, di Israele. Il nuovo governo, con un numero maggiore di ultranazionalisti, pone profonde riflessioni sul futuro democratico della Nazione. Il tentativo del primo ministro Benjamin Netanyahu di indebolire la Corte Suprema sta scatenato proteste a livello nazionale ed una crescente crisi costituzionale. Inoltre, l’esplosione di violenza nella Cisgiordania occupata ha convinto il direttore della CIA a lanciare l’avvertimento di una imminente terza intifada. La comunità internazionale è rimasta colpita per l’ascesa di alcune figure di estrema destra, tra cui un ministro che ha recentemente chiesto a Israele di “spazzare via” un villaggio palestinese. L’amministrazione Biden si sta chiedendo se sia necessario un cambiamento della propria politica nei confronti di Israele, una nazione fortemente dipendente dall’assistenza, cooperazione militare e sostegno politico internazionale di Washington. “Gli Stati Uniti dovrebbero sostenere i nostri problemi con maggiori azioni – ha dichiarato Daniel Kurtzer, ex ambasciatore USA in Israele sotto il presidente George W. Bush – gli Stati Uniti dovrebbero considerare di frenare i programmi bilaterali, ma non gli aiuti per la sicurezza, e sostenere le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che criticano Israele e che gli Stati Uniti hanno storicamente bloccato. Forse è il momento di inviare quel tipo di segnale”. La scorsa settimana Kurtzer si è unito a quasi centocinquanta ex ambasciatori, rabbini e leader di organizzazioni ebraiche che hanno firmato una lettera contro una prevista visita negli Stati Uniti del ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich, un personaggio che si è definito “orgoglioso omofobo “fascista”. Altri hanno chiesto all’amministrazione Biden di negargli il visto. Il Dipartimento di Stato ha definito i commenti del Ministro delle finanze israeliano sulla cancellazione del villaggio palestinese di Hawara “disgustosi e ripugnanti”. L’amministrazione Biden pare indirizzata a boicottare la visita.

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