Un’influencer americana si è dichiarata colpevole di aver utilizzato identità rubate al fine di intascare più di un milione di dollari in aiuti per la pandemia. Si è giustificata dicendo che aspirava ad uno stile di vita sontuoso.
Danielle Miller, 32 anni, ha assunto identità attraverso il portale online per le patenti di guida del Massachusetts. Le vittime provenivano anche dal Wisconsin e dall’Arizona. I funzionari federali hanno affermato che il suo è uno dei casi più eclatanti di frode nati dai tentativi governativi di ridare slancio all’economia fiaccata dalla pandemia di coronavirus, che ha bloccato comunità e imprese a partire dal 2020. Attraverso la frode, Danielle Miller è riuscita ad intascare 1,5 milioni di dollari.
Le autorità hanno affermato nella denuncia che, nel settembre 2020, l’influencer aveva utilizzato un documento d’identità contraffatto per acquistare un biglietto aereo per un jet privato per un valore di 2.390 dollari da Fort Lauderdale, in Florida, all’area di Los Angeles. Nella città californiana, ha speso 5.500 dollari al Petit Ermitage, un hotel di lusso a West Hollywood, e ha posato per una foto davanti a una Rolls-Royce al Beverly Hills Hotel. Il tutto, pubblicato sui propri profili social.
Il mese successivo, ha usato un’identità rubata per noleggiare una Honda Civic, “abbandonata”, poi, a Miami, ha detto. All’interno c’era un documento del dipartimento di disoccupazione della Florida recante il suo vero nome.
La Miller si è dichiarata colpevole di tre capi di imputazione per frode telematica e due capi di imputazione per furto di identità aggravato. È stata liberata pagando una cauzione di 100.000 dollari. Attualmente, vive nell’area di New York City.