L’Europa alla sfida della disinformazione: #Giornalismo #IA #FakeNews è l’appuntamento organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea per mercoledì 8 marzo dalle 10:00 alle 13:00 presso Spazio Europa (Via IV Novembre n°149 a Roma), gestito dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. L’incontro fra i protagonisti del mondo dei media e i giovani delle scuole di giornalismo LUMSA e LUISS accende il faro sull’importanza di essere giornalisti nell’era di ChatGPT.
“La disinformazione minaccia il cuore delle nostre democrazie – afferma Antonio Parenti (Direttore Rappresentanza Commissione Europea in Italia) – ostacolando la capacità dei cittadini di prendere decisioni basate su fatti corretti. Per questo la Commissione Europea continua la sua azione di contrasto alla disinformazione tramite azioni di regolamentazione, sorveglianza e di promozione delle competenze digitali, e richiama tutti a fare la propria parte”.
Secondo Derrick de Kerckhove “l’arrivo a velocità fulminea dell’LLM (Large Language Modelling), dalle prime serie di GPT di OpenAI all’ingresso in campo di Microsoft e Google con Bing e Bard, segnala un salto quantico non solo della trasformazione digitale, ma anche una nuova biforcazione delle dimensioni epistemologiche e antropologiche. Gli esseri umani stanno per delegare alle macchine la loro caratteristica distintiva, cioè il pensiero in tempo reale con parole e immagini. Le tecnologie non sono ancora pronte o sufficientemente mature, ma mostrano una direzione irreversibile per sfidare le professioni del giornalismo e del design in modi sia positivi che non”.
“L’intelligenza artificiale ha dimostrato in questi anni il suo valore trasformativo, sia per migliorare l’accesso all’informazione, sia per affrontare grandi sfide della società come la prevenzione medica e il cambiamento climatico – precisa Andrea Cristallini (Google). È importante che venga sviluppata in modo responsabile, cioè in linea con principi etici condivisi, e con l’obiettivo di portare un beneficio reale. Questo approccio vale anche per il mondo del giornalismo, dove l’IA si sta rivelando sempre più utile, dall’ottimizzazione dei processi al contrasto alla disinformazione: risultati che incoraggiano le sinergie tra piattaforme tecnologiche, editori e redazioni”.
Per Leonardo Panetta (
“Che si tratti di un uso sbagliato dell’intelligenza artificiale, di fake news o di cattivo giornalismo quella della disinformazione è una delle sfide più importanti che abbiamo davanti come professionisti e come cittadini – ribatte Luigi Rancilio (Avvenire) –. L’unico modo per combatterla con efficacia è che ognuno faccia la propria parte, senza nascondere i propri limiti e i propri errori”.
L’incontro si avvale anche del contributo di Rai con la partecipazione dell’Ufficio Studi, coordinatore in azienda del progetto Italian Digital Media Observatory, cofinanziato dalla Commissione Europea, che prevede un osservatorio nazionale contro la disinformazione. Rai da sempre in prima linea nella lotta alle fake news, sta portando avanti questa battaglia anche attraverso numerose azioni di media literacy.
Al dibattito intervengono: Antonio Parenti (Direttore
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