Il tema dell’immigrazione dovrebbe essere sottratto a pregiudizi e strumentalizzazioni di parte e affrontato come un problema di interesse generale comune a tutte le forze politiche e anche a tutti i Paesi che fanno parte di una comunità come quella dell’Unione Europea.
Si tratta di una questione di rilevanza strategica per la vita delle nostre società. Non può essere trattato con strumentalizzazioni e semplificazioni finalizzate a catturare il voto di questa o quella parte dell’opinione pubblica, magari sollecitando gli istinti peggiori.Serve buon senso e l’uso della ragione.
Tutti abbiamo bisogno degli immigrati, soprattutto Paesi, come l’Italia, in cui il tasso di crescita demografica è sotto lo zero visto che poche sono le coppie che mettono al mondo due figli.
L’immigrazione clandestina non può essere ridotta ad un tema di sicurezza nazionale almeno fino a quando non è provato che attraverso le barche e nei camion che trasportano in maniera mostruosa persone non arrivino terroristi.Non pare ci siano evidenze di questo.
La nostra identità culturale non è minacciata dall’.immigrazione.La situazione in Europa è molto diversa da quella degli USA dove esiste un reale problema di spostamento massiccio di popolazione di etnia Latina e di lingua ispanica che in alcuni Stati americani è ormai in maggioranza, che non parla l’inglese e stenta a riconoscersi nei valori della Costituzione perché si sente un’appendice dello Stato di origine e non una parte della società americana come ha ben documentato Samuel Huntington. In Europa questo problema non sipone.
Se l’immigrazione irregolare non è una questione di sicurezza nazionale,se essa non mette a rischio la nostra civiltà allora è un problema economico ed umanitario. È un problema economico che andrebbe regolato con la programmazione nazionale ed europea dei flussi. Gli immigrati che servono alla nostra economia dobbiamo andarli a prendere con gli aerei e le navi non aspettare che arrivino portati degli scafisti.
È un problema umanitario perché gran parte di questi migranti clandestini sono profughi cioè persone che hanno diritto ad avere protezione. I profughi non sono un problema solo europeo ma mondiale . Quindi dovrebbero essere di competenza dell’Onu attraverso la sua agenzia UNHCR che andrebbe notevolmente finanziata e messa in condizione di poter di intercettare i flussi dei profughi, assicurare loro una prima accoglienza e poi ,sulla base di accordi con tutti i Paesi civili, provvedere a una equa redistribuzione tra i vari Stati.
Come si vede ,questi problemi non si possono affrontare con la mentalità di chi deve gestire l’ordine pubblico.Serve una visione interministeriale la cui responsabilità finale deve ricadere sul Presidente del Consiglio e sul suo dovere di dirigere e coordinare l ‘attività di Governo.Perché non coinvolgere di più il Ministero delle imprese e del Made in Italy insieme al Ministero per le risorse agricole e a quello degli Esteri,invece di dare il mandato sull’argomento al solo Ministero dell’Interno?