Arginare una delle malattie epidemiche più gravi che interessano il comparto vitivinicolo. Si tratta della Flavescenza dorata, un fitoplasma che si insedia nei vasi linfatici della pianta. Le viti malate hanno una crescita stentata e non riescono a portare a termine la maturazione delle uve.
Troppi danni produzioni a rischio
Il settore vitivinicolo è in difficoltà e la Confagricoltura chiede “Interventi coordinati a livello nazionale investimento in ricerca scientifica e risorse economiche a sostegno delle imprese vitivinicole”. Le richieste sono state presentate dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, al governo e al ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, per il contrasto alla diffusione della Flavescenza dorata. “Davanti alla diffusione di questa fitoplasmosi, che ha registrato negli ultimi due anni una preoccupante accelerazione”, scrive Massimiliano Giansanti, “la Confederazione chiede che venga finalmente messa a punto una strategia di interventi uniformi per tutto il territorio nazionale alla quale gli enti competenti partecipino in modo coordinato e con la condivisione delle proprie iniziative”.
Fondi insufficienti
Per la Confagricoltura una strategia di intervento deve essere operativa al più presto. “Al riguardo, il fondo istituito dal ministero dell’Agricoltura nella legge di Bilancio 2023 che prevede una dotazione di 1,5 milioni di euro per il 2023 e altri 2 milioni per il prossimo anno, è insufficiente”, sottolinea Giansanti, “Bisogna trovare le risorse economiche necessarie sia per finanziare gli interventi di selezione delle piante sintomatiche, sia per ristorare i viticoltori che stanno affrontando alti costi per l’estirpazione dei vigneti compromessi dalla malattia”.
Vino comparto da 8 miliardi
Attualmente le imprese colpite dalla Flavescenza dorata non sono coperte da nessun tipo di sostegno né possono usufruire di compensazioni per i mancati ricavi. “L’allarme tra le aziende agricole è molto alto perché la diffusione della malattia oggi minaccia le principali produzioni”, puntualizza la Confederazione, “di Piemonte, Toscana, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, che hanno infatti registrato e segnalato, proprio di recente, nuovi focolai”. Per Confagricoltura, infine, è urgente intervenire per interrompere la diffusione della Flavescenza dorata “per tutelare e sostenere un comparto, quello vitivinicolo, che nel 2022 ha raggiunto gli 8 miliardi di euro di esportazioni, con una crescita rispetto all’anno precedente del 12%”.