sabato, 16 Novembre, 2024
Esteri

Terremoto Turchia: aumentano il bilancio delle vittime e la rabbia popolare contro il governo

Il governo del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è stato accusato di aver contribuito alla devastazione causata dai terremoti del mese scorso, minando le misure di sicurezza edilizie consolidate, che presumibilmente hanno contribuito a spianare la strada al disastro verificatosi.

Il bilancio delle vittime dei terremoti del 6 febbraio, secondo l’agenzia di gestione turca, è di oltre 45.000, il peggior disastro nazionale accaduto sin dal secolo scorso. Circa 214.000 edifici contenenti 608.000 appartamenti sono crollati o hanno subito gravi danni.

La tragedia ha portato alla luce decenni di cattiva gestione urbanistica e ha posto sotto pressione il partito AK al potere.

“Il motivo più importante per cui questo disastro ha causato una distruzione così grande è che il governo non ha mostrato la volontà di portare il patrimonio edilizio agli standard di sicurezza”, ha affermato Gencay Serter, presidente della Camera degli urbanisti, una potente associazione che si è scontrata con Erdogan e il partito AK in passato.

Il ministero della Giustizia ha arrestato più di 170 persone, per lo più appaltatori. Gli sforzi si stanno concentrando per valutare le responsabilità e le colpe di chi non ha aggiornato i regolamenti edilizi esistenti. Di particolare rilievo è una legge di “amnistia” del 2018 che legalizza centinaia di migliaia di strutture in tutto il Paese senza che avessero il permesso di costruire o avevano ignorato i regolamenti edilizi, comprese le misure di sicurezza contro i terremoti.

Secondo la legge sull’amnistia, il proprietario di un edificio abusivo poteva semplicemente pagare una tassa e farlo legalizzare senza alcuna ispezione. In altre parole, secondo i critici, il nuovo regolamento ha permesso ai costruttori di aggirare i regolamenti edilizi mentre il governo riscuoteva tasse e multe.

Dopo l’entrata in vigore della legislazione del 2018, il governo ha raccolto 23 miliardi di lire turche (poco più di un miliardo di euro al cambio attuale, circa quattro miliardi all’epoca).

“L’amnistia è un omicidio”, ha affermato l’Unione delle Camere degli ingegneri e degli architetti turchi in una dichiarazione del 2021. “Si dovrebbe presumere che tutti gli edifici legalizzati in base a questa amnistia non abbiano ricevuto alcun servizio di ingegneria e dovrebbero essere ispezionati”.

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