Secondo quanto emerge dall’XI rapporto nazionale sulle polizie locali presentato dall’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sono in crescita le infrazioni al codice della strada per guida in stato di ebrezza o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti (6.426 violazioni accertate). In aumento anche i casi di mancate coperture assicurative delle autovetture (46.674 sanzioni nell’ultimo anno rispetto alle 42.029 dell’anno precedente), e delle le violazioni per il mancato uso dei dispositivi di sicurezza (casco e cinture). Uno dei dati più allarmanti però che ha evidenziato il rapporto riguarda il reato della fuga o omissione di soccorso che è stato riconosciuto in 2.210 casi trattati dalle autorità.
“Dobbiamo avere la consapevolezza di dover rinnovare l’alleanza tra Governo e territori rispetto alle grandi sfide che ci attendono, bisogna rinnovare la collaborazione istituzionale. La società e le città stanno cambiando e questo richiede interventi sinergici per il bene comune e per rafforzare la sicurezza urbana’”, ha detto il ministro Piantedosi. Per il ministro “l’attività dello Stato sulla sicurezza è qualcosa che parte da molto lontano. Oggi siamo in una fase in cui l’alleanza tra Governo ed enti locali va rinnovata, si deve andare oltre anche alle differenze di posizioni politiche. Oggi le società stanno cambiando. Tutte le città sono importanti e bisogna riconsiderare un riordinamento delle polizie locali con un’analisi obiettiva delle funzioni da rinnovare. Le polizie locali sono centrali per la sicurezza nelle nostre città”.
In aumento anche gli accertamenti di abusi edilizi, con 9.060 abusi accertati nel 2022 contro i 7.537 dell’anno precedente, mentre la restante parte (il 41%) riguarda gli accertamenti per l’inosservanza dei regolamenti comunali in materia edilizia (6.222 accertamenti). Anche i controlli in tema ambientale sono in crescita. Nel 2021, le attività di accertamento registrano un più 16% rispetto all’anno precedente con il 10,5%. Il 16% di queste attività è legata ai controlli nelle aree in stato di degrado, mentre gli accertamenti relativi all’abbandono di rifiuti sono il 43% del totale degli accertamenti in tema ambientale. Per il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi si devono “integrare i servizi educativi e sociali partendo dal sostegno alle famiglie per seguire con maggiore attenzione i ragazzi e contrastare i fenomeni di violenza anche attraverso un controllo della rete”.
Aumentano gli illeciti ma diminuisce l’organico di chi deve vigilare. Sono 1.711 le posizioni vacanti negli organici delle Polizie Locali in Italia. La dotazione organica nei 142 Comandi della Polizia Locale (in cui abitano complessivamente 18.799.800 di italiani, ndr) che hanno risposto all’indagine prevede 27.335 addetti, mentre il numero di agenti in effettivo servizio è di 25.624 agenti, con il 6,3% delle posizioni non coperte. Il personale delle Polizie Locali rappresenta in Italia il 15,7% del personale dei Comuni e negli ultimi sette anni è diminuito di quasi l’8% (meno 6.735 unità). Nella sola categoria D (istruttore di polizia locale, ndr) c’è stata una riduzione del 28%.
“Abbiamo bisogno di una riforma culturale complessiva incrementando l’organico della polizia municipale e investendo sulla scuola e sull’educazione civica”, commenta Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente Anci con delega alla Sicurezza e Legalità. “Dobbiamo investire anche nelle periferie per rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini. É necessario un fondo unico, nuove assunzioni e strumenti legislativi adeguati alla polizia locale”, aggiunge. Il presidente del consiglio nazionale Anci Enzo Bianco ha spiegato che “la vita nelle città è cambiata soprattutto dopo il Covid e a cambiare maggiormente è il rapporto tra il centro e le periferie, dove è presente una discrasia tra domanda di sicurezza e risorse umane da impiegare poiché negli ultimi dieci anni abbiamo perso 10mila operatori di polizia locale”.