martedì, 19 Novembre, 2024
Salute

Nutricosmetici e cosmeceutici in sinergia

Nuove frontiere dell'anti-aging

Il già recente “cosmeceutico” (come il dermatologo americano Kligman definì poco più di trent’anni fa il cosmetico che attraversa la barriera lipidica cutanea, penetra oltre la superficie dell’epidermide e raggiunge il derma, regolandone le funzioni biologiche) e l’ancor più giovane “nutricosmetico” (“integratore alimentare che svolge un’azione benefica di nutrimento”, come da definizione ormai acquisita), insieme, offrono una nuova frontiera dell’antiaging, grazie al sinergismo creato dall’effetto sommatorio delle molecole che li compongono.

Infatti, l’assorbimento topico dei cosmeceutici se unito alla somministrazione per via sistemica dei nutricosmetici induce un potenziamento d’azione degli elementi funzionali contenuti in entrambe le formulazioni dei preparati, con effetti che vanno ben oltre quelli raggiunti tramite le stesse molecole se usate separatamente nelle due differenti formulazioni.

Abbiamo parlato dell’argomento con un tecnico del settore, il Dott. Ettore Federici, Medico, laureato presso l’Università di Bologna, poi entrato subito nel Gruppo Farmaceutico Menarini, dove è rimasto per quasi trent’anni al vertice del settore Corporate Marketing, determinando strategie aziendali, progetti di innovazione, acquisizioni di molecole e di aziende. Nel 2014, dopo la scomparsa di Alberto Aleotti, patron della Menarini, Ettore Federici lascia l’Azienda. Oggi è proprietario di un marchio innovativo nel campo della Dermatologia Cosmetologica e produce prodotti che concorrono ad un effetto migliorativo del benessere della pelle e dell’organismo, ove somministrati sia per via topica che per via sistemica.

Lei proviene da una lunga ed importante esperienza in un’azienda farmaceutica leader nel mondo. Come si connette con il mondo dei cosmeceutici?
La passione per la biochimica, esplosa durante i primi anni del corso di laurea in Medicina, è riaffiorata appena ho temporaneamente accantonato marketing e strategie aziendali. Rispolverando il metabolismo delle cellule, mi sembrò strano che nessuno avesse già pensato di sfruttare determinati meccanismi cellulari per innescare reazioni ad effetto antiaging, che possano contrastare l’invecchiamento sia a livello cutaneo che generale dell’organismo.

Creare ex novo un’Azienda che produca prodotti d’avanguardia in un settore già pieno di iniziative ed ancora in ulteriore espansione è certamente un atto coraggioso…
La mia competenza di biochimica è stata integrata e supportata dalla competenza professionale anche di mia moglie, Biologa, con Dottorato in Tecnologie Biomediche. Così, nel Febbraio del 2019 è iniziata la nostra avventura familiare (anche nostro figlio collabora, gestisce il settore commerciale) in una start up davvero innovativa, che ha attenzione per le molecole che abbiano il focus nel mitocondrio e che, a differenza di altre aziende omologhe, investe molto nella ricerca.

Indubbiamente, la formazione medica le ha conferito una maggiore attenzione non solo alla pelle ma anche all’organismo umano in toto, ed ha probabilmente determinato la sua scelta di aggiungere ai cosmeceutici anche un nutricosmetico… Come dire: la clinica ha prevalso sulla cosmetica?
Sì, penso di sì. Per la messa a punto dei prodotti, ho individuato un formulatore d’eccezione, Andrea Fratter, già Docente di Cosmeceutica e Nutraceutica nei master di Medicina Estetica dell’Università degli Studi di Padova e di Pavia. È tra i maggiori esperti del settore. Insieme, abbiamo sviluppato sia la linea dei detergenti e sieri che l’integratore, il nutricosmetico.

Quali peculiarità hanno questi preparati?
Parliamo di preparati innovativi, che, oltre ad essere, ovviamente, brevettati, data la specificità d’azione dei loro componenti, riferibile al metabolismo cellulare che ruota attorno al mitocondrio, hanno una concentrazione di molecole funzionali a dosaggi elevati. In particolare, il nutricosmetico, cioè l’integratore per os, è realmente orodispersibile, il che comporta un notevole vantaggio, oltre che pratico, soprattutto di biodisponibilità.

Anche se in Europa non esiste ancora una normativa dettagliata che regoli formulazione, produzione e controllo di cosmeceutici e nutricosmetici, come negli U.S.A., in Italia la loro produzione ed il loro consumo sono già in sensibile aumento. Ne siamo lieti. Promuovere lo sviluppo del “Fatto in Italia”, oltre che una necessità economica del nostro Paese, è un ulteriore motivo per sottolineare la qualità e l’innovazione di cui gli imprenditori italiani sono notevolmente capaci.

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