“La lotta alle attività di riciclaggio rappresenta una sfida per la credibilità del Paese. Per questo motivo sarebbe importante che l’Italia diventasse la sede dell’Autorità Europea Antiriciclaggio”. Lo ha dichiarato il Gen. Vito Giordano, comandante del nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza, al World Protection Forum tenutosi a San Marino.
Organizzato dall’Osservatorio Italia Antiriciclaggio per l’Arte con il patrocinio del Sottosegretariato di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, la Ricerca Tecnologica e la Semplificazione normativa della Repubblica di San Marino. L’evento ha avuto come tema principale la cultura della compliance nell’era del rischio. “In Italia siamo arrivati a circa 150 mila segnalazioni sospette trasmesse alla UIF, su base annua – continua il Gen. Giordano – e questo fa si che l’operatore della Guardia di Finanza sia chiamato ad effettuare una analisi del rischio sulle singole segnalazioni ricorrendo alle banche dati a disposizione delle autorità di vigilanza e dell’autorità giudiziaria”.
Il tema della credibilità del Paese è stato ripreso anche dal direttore del Centro Studi Fiscal Focus, Antonio Gigliotti, il quale ha rimarcato “come la complessità delle norme fiscali e la loro difficile interpretazione fungano da disincentivo per gli investimenti esteri nella nostra Repubblica”.
Sempre sul fronte interno, il generale Vito Giordano ha rimarcato come l’attenzione della Guardia di Finanza sia rivolta verso l’assegnazione e la gestione dei fondi del PNRR “per evitare che le attività della criminalità organizzata indeboliscano la credibilità delle istituzioni e dell’Italia”.
In tema di dumping fiscale si sono invece espressi Francesco Zappia, esperto di contenzioso tributario e il prof. Massimo Ferracci, esperto di antiriciclaggio. Proprio Ferracci ha suggerito una modifica sostanziale del metodo del transfer price agreement sulla base dell’estrema facilità di spostamento dei capitali da una giurisdizione ad un’altra (incluso in Paesi fiscalmente non cooperativi). Secondo Ferracci “sebbene la costituzione di joint ventures in una giurisdizione estera possa avvenire in maniera legalmente ineccepibile, va verificato se ai fini fiscali gli spostamenti finanziari intracompany siano funzionali alla produzione o alla semplice sottrazione di capitali alla base imponibile italiana”.
Il summit mondiale si è concluso con la partecipazione straordinaria del super ospite Stefano Miceli, Pianista e Direttore d’Orchestra di fama internazionale, giunto appositamente da New York per offrire una straordinaria performance nel suo originale format “Music & Conrvesation”. Una standing ovation ha salutato l’artista, insignito del titolo di Value Ambassador del World Protection Forum.