Funzionari di Corea del Sud e Giappone hanno affermato che la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico a lungo raggio verso il mare. Il lancio è avvenuto dopo le minacce, da parte del ministero degli Esteri di Pyongyang, di azioni forti contro i suoi rivali, a seguito dell’annuncio della Corea del Sud di una serie di esercitazioni militari pianificate con gli Stati Uniti. Parlando ai giornalisti, dopo una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha definito il fatto “un atto oltraggioso che intensifica le provocazioni contro la comunità internazionale”, aggiungendo che il suo Paese collaborerà con gli Stati Uniti e la Corea del Sud. Il segretario di gabinetto di Kishida, Hirokazu Matsuno, ha affermato che il missile, lanciato da un sito vicino alla capitale Pyongyang, è rimasto in volo per sessantasei minuti, prima di atterrare a circa 125 miglia a ovest dell’isola di Oshima, in territorio giapponese. Per Yasukazu Hamada, ministro della Difesa giapponese, sulla base dei calcoli, il missile aveva un raggio di quasi 8.700 miglia. Un raggio che comprende anche il territorio statunitense. Funzionari sudcoreani hanno ribadito che il lancio del missile è un grave atto di provocazione che danneggia la pace e la sicurezza non solo della penisola coreana, ma anche della comunità internazionale. Una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Corea del Nord non ha rilasciato commenti. Nel 2022, il Paese ha lanciato settanta missili, inclusi quelli balistici intercontinentali con una portata potenziale per raggiungere gli Stati Uniti. Il mese scorso, i media statali avevano riferito che Kim Jong Un aveva ordinato una espansione esponenziale del proprio arsenale nucleare, lo sviluppo di un più potente missile balistico intercontinentale e il lancio del suo primo satellite spia.