Misure urgenti e di “sistema”, per una industria europea che ha bisogno di cambiare ad iniziare dal rilancio dei progetti come solidarietà, lavoro salari e sviluppo. Sono i temi discussi nel confronto tra sindacati metalmeccanici europei nella iniziativa “IndustriAll Europe”, dal titolo: “Contrattare per la giusta transizione in tempi di crisi, di costo della vita e dell’energia”. “La situazione industriale, economica e sociale già difficile in Europa, rischia di essere ancora più complessa nel nostro Paese ed impone la necessità di dare risposte
urgenti, sistemiche e strutturali”, afferma Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil, intervenendo alla conferenza stampa congiunta dei sindacati europei.
Il prezzo pagato dagli operai
Per il leader della Fiom-Cgil c’è una urgente necessità di cambiare puntando con determinazione sulla fine del conflitto ucraino, sul rilancio dei temi solidaristici e sul lavoro. “L’Europa e l’Italia
devono affrontare la transizione industriale in un contesto caratterizzato dalla guerra in Ucraina, dall’aumento dell’inflazione, dalla crisi di mercato sia nell’approvvigionamento di materie prime e
componenti che di vendita di prodotti e dei servizi”, osserva Michele De Palma, “In un contesto di forte instabilità economica e politica globale, sono le lavoratrici e i lavoratori a correre il rischio di pagare un prezzo durissimo”.
Solidarietà e sviluppo
Tra le soluzioni indicate dai sindacati quella di una Europa che investa in solidarietà e sviluppo. “E’ necessario costruire una strategia comune europea”, evidenzia il segretario generale Fiom-Cgil, “anche attraverso investimenti, e fondi solidaristici come è stato per il Recovery Fund e per il fondo Sure, per rilanciare il lavoro industriale, proteggere e migliorare il potere d’acquisto dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori colpiti dall’inflazione e dal caro bollette.
Occorre che l’Europa svolga un ruolo fondamentale per fermare la guerra e aprire un negoziato”.
Dare risposte ai lavoratori
Per la Fiom è necessario creare le condizioni di una ripresa europea che sia attenta alle ragioni dei lavoratori, ad iniziare dal sostegno ai redditi. “L’Europa”, prosegue Michele De Palma, “deve dare risposte
positive e concrete alle lavoratrici e ai lavoratori creando strumenti adeguati per il sostegno ai redditi, allo sviluppo dell’occupazione di qualità e dotandosi di chiare politiche industriali con il coinvolgimento delle parti sociali, in grado di dare all’Europa una politica energetica comune, una duplice transizione verde e digitale”.
Più coordinamento sindacale
La situazione attuale per la Federazione italiana operai metalmeccanichi è conflittuale mentre serve un confronto con le istituzioni. “In molti Paesi europei”, spiega segretario generale Fiom-Cgil, “sono in corso
contrattazioni, manifestazioni, scioperi per tutelare le cittadine e i cittadini, è necessario un maggiore e più forte coordinamento tra le organizzazioni sindacali”, chiede infine Michele Palma, “per contrattare
nei confronti delle Istituzioni e del sistema delle imprese anche attraverso mobilitazioni e un’iniziativa comune dei sindacati europei”.