domenica, 8 Settembre, 2024
Parco&Lucro

“Il mio nome è Bond …e sono tornato”

Nel 2022 le banche centrali hanno attuato una politica monetaria estremamente più restrittiva del previsto, portando i tassi reali ben oltre le attese, causando un effetto sui prezzi delle attività finanziarie a dir poco dirompente (o devastante). Conseguenza di quanto hanno dovuto fare per far fronte ad un’inflazione che è tornata a livelli che ormai avevamo dimenticato e che i più giovani non avevano mai vissuto. Dopo anni di tassi a zero, frutto della politica post crisi del 2008 delle banche centrali, e quindi di acquisto di titoli di Stato senza precedenti, il paradigma è cambiato. Eccome se è cambiato.

E si sa, lo ha affermato per primo Darwin, c’è una selezione naturale tra chi si adatta all’ambiente e al suo mutamento e chi invece, in assenza di tale determinante caratteristica, soccombe alla selezione naturale.

Fuor di metafora, questo stravolgimento sistemico (o meglio, l’accelerazione e di quanto già in pancia al sistema) ha avuto anche dei risvolti positivi. La prima, e lampante, il ritorno di valore nell’asset class obbligazionaria, dopo che per oltre un decennio i rendimenti almeno sugli investment grade erano negativi.

Collegato a questo primo “omaggio” del nuovo paradigma c’è poi il ritorno ad una vera diversificazione: obbligazionario e azionario possono ritornare ad essere, nelle loro sfumature e nei loro mille rivoli, fonti di vera complementarietà.

La corsa ai Bond

L’evento che ha segnato i giorni scorsi, da un punto  di vista finanziario, è stata l’emissione del bond Eni al 4,30: tutti lo volevano, e non si è fatto che parlare di questo sui media tradizionali e non. Il successo è stato tale che la società è intervenuta per chiudere in netto anticipo e dovrà procedere ad un maxi riparto. La domanda complessiva è stata di oltre 10 miliardi di euro, con richieste pervenute da oltre 310 mila euro investitori, registrando un vero record italiano per un’emissione obbligazionaria corporate destinata al retail.  Il resto è storia.

L’altro grande corteggiato degli ultimi mesi è il Btp, dopo un decennio di rendimenti assolutamente poco interessanti e non attraenti. Per non parlare delle emissioni del Btp Italia, quello agganciato all’inflazione, semplificando molto. Solo un paio di mesi fa il tesoro ha emesso il Btp Italia 22 novembre 2028, raccogliendo 12 miliardi di euro, anche grazie alla partecipazione, durante la fase due, degli investitori istituzionali. Secondo i calcoli di Investireoggi, al pagamento della prima cedola a maggio, l’investitore potrebbe incassare, con un indice FOI invariato a 118,20 (dicembre 2022), una rivalutazione del capitale pari al 4,2%ed una cedola pari allo 0,834%. Per non parlare se l’indice dovesse ancora salire.

Abbiamo menzionato solo due dei tanti strumenti che hanno attratto il risparmiatore italiano.

La sostenibilità come criterio di scelta e non come moda

Fin qui i trend del momento. Ma quelli del futuro, sempre più necessari?

La sostenibilità regna sovrana su tutti. Secondo l’ultimo rapporto Consob sulle scelte d’investimento delle famiglie italiane nel 2022, , solo l’11% degli italiani metti i propri risparmi in investimenti sostenibili, nonostante ciò possa apparire assolutamente controintuitivo. La scarsezza del dato si associa ad una scarsa conoscenza della materia da parte degli intervistati che potrebbe, anzi dovrebbe tradursi , nel futuro, in un aumento significativo di coloro che faranno scelte in tal senso. Almeno il 57% del campione non esclude di associare sostenibilità al proprio portafoglio in futuro.

Tra aumento dei rendimenti degli obbligazionari, aumenti attesi, nei prossimi anni, anche degli azionari, crescente interessi degli investitori, in primis istituzionali, verso le aziende che hanno introdotto criteri stringenti di rispetto dell’ambiente e dell’impatto ambientale nella propria strategia di crescita e nelle proprie politiche decisionali, di scelte da fare ce ne sono tante. 

La principale, accogliere i nuovi equilibri (o disequilibri), che si vanno delinenado.

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