La settima edizione della Mappa dell’Intolleranza, il progetto ideato da Vox in collaborazione con l’Università Statale di Milano, l’Università di Bari Aldo Moro, Sapienza, e IT’STIME dell’Università Cattolica di Milano, rivela che l’odio online è in costante aumento, facendosi sempre più intenso e polarizzato. Tra le categorie più colpite, le donne ancora al primo posto con la misoginia a regnare sovrana, seguite dalle persone con disabilità e dalle persone con differenti orientamenti sessuali.
La mappatura consente l’estrazione e la geolocalizzazione dei molti commenti sulle piattaforme social che contengono parole considerate sensibili e mira a identificare le zone dove l’intolleranza è maggiormente diffusa cercando di rilevare il sentimento che anima le communities online, ritenute significative per la garanzia di anonimato che spesso spingono gli utenti ad atteggiamenti aggressivi verso questo tipo di categorie.
Nel 2022 la rilevazione, ha attraversato un periodo di forti turbolenze, segnate dalla guerra in Ucraina, dalla crisi energetica e dall’inflazione che ha generato ansie, paure, difficoltà nelle varie community social che si sono gettate nel vissuto quotidiano delle persone, contribuendo a creare un tessuto endemico di tensione e polarizzazione dei conflitti. Un’ altro elemento emerso riguarda il podio delle categorie prese di mira. Riguardo proprio alle persone con un differente orientamento sessuale l’odio nei loro confronti si era progressivamente attenuato negli anni, fino a rappresentare una percentuale minima sul totale per fare largo a una forte concentrazione sui dibattiti riguardo i diritti della persona.