venerdì, 15 Novembre, 2024
Società

Il Governo reale del Paese

Esiste un nesso profondo fra capacità reale di governare e lassismo della politica, quest’ultimo favorisce tutte le forme di anti-stato e la conseguente perdita di controllo dei meccanismi reali del Paese e della sua governabilità.
Nell’arresto di Messina Denaro c’è la trama di un linguaggio cifrato, si tratta di trovare la decodificazione.
È in corso un salto di qualità nell’organizzazione delle mafie e occorre un parallelo salto di qualità nella capacità di governo dello Stato e nel contrasto alle mafie. Occorre una classe dirigente di governo capace di scelte rapide, coraggiose, decisive. Per lo Stato la lotta alle mafie deve essere in primis tenere saldamente fra le mani i meccanismi del governo reale. Prima la capacità di funzionamento delle leve di potere dello Stato, poi i problemi di giustizia e di polizia.

  • Occorre focalizzare alcune strategie fondamentali di governo, che in 5 anni si possono sviluppare:
    una riforma dello Stato, della burocrazia, della giustizia, degli apparati di polizia, del rapporto centro-autonomie, per uno Stato capace di decidere;
  • un rilancio del welfare, ben oltre il ruolo storico delle socialdemocrazie, un rilancio strettamente connesso alle politiche di crescita. Massimo Cacciari, su La Stampa, dava spunti importanti, e senza questo rilancio il declino del Paese è segnato;
  • una lotta senza quartiere alle mafie, il garantismo in materia non c’entra niente, è lotta che si compie con mezzi speciali;
  • una lotta di portata storica all’evasione fiscale, portare l’Italia agli standard europei significherebbe cambiare il futuro in termini radicali.

Obiettivi di qualità e cinque anni per costruire un’Italia nuova.
Basta con la cattiva politica, lavoriamo a strategie ambiziose e costruiamo un patto fra la migliore Destra, la migliore area dei Moderati liberali e la migliore Sinistra. Dove “migliore” sta per “affidabilità”, “dedizione al Paese”, “decisionismo”, “nessun calcolo di parte”.

Il governo Meloni, al di là delle buone intenzioni della Presidente, è ancorato a dinamiche della banalità interne al centrodestra e a buona parte dell’opposizione.
Occorrono politiche lungimiranti, occorre mettere insieme la ricchezza del Paese intorno ad un progetto ambizioso, altro che festeggiare la cattura di un delinquente latitante in casa propria per 30 anni.
Noi italiani abbiamo le energie per essere faro mondiale ma occorre dialogo fra le forze sane del Paese.
Per semplificare, veramente possiamo credere che ci sia più di distanza fra Meloni e Bonaccini che fra la prima e Salvini o il secondo e Conte?

Indicavo prima quelli che ritengo gli obiettivi centrali di una nuova politica, ci si metta a lavoro.
E gli ideologi della politica stiano tranquilli, sicuramente c’è distinzione fra Destra e Sinistra ma la missione di oggi è portare il Paese in sicurezza, poi si potrà valutare cosa è cambiato nella politica e in che senso sarà costruibile un’alternanza di governo.
Insomma prima l’Italia e il momento giusto è questo.
A sorridere guardando le ultime notizie in TV devono essere gli italiani, non i criminali che a tutto pensano meno che a Messina Denaro e son lì pronti a ripartire con progetti e spazi nuovi, mentre l’Italia si accontenta di apparizioni e proclami.

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