Ma cosa ci importa dei tempi e dei modi? Hanno catturato il più pericoloso dei latitanti italiani in circolazione. Da quando in qua virologi, comici e scrittori, sono esperti di tecniche investigative? Giusto in Italia si può permettere a qualcuno, senza che gli si contesti il reato di vilipendio alle istituzioni, di immaginare – anzi, darle per certe – “trattative” con lo Stato per far arrestare un mafioso. Perseverare è diabolico. Già un processo durato anni, con inutile dispendio di risorse economiche e umane, dolori e umiliazioni a servitori dello Stato, ha segnato la storia di questo paese facendo mostra di come non si combatte la mafia.
Oggi, altri nobili servitori ed eroi italiani, ci consegnano – certo, proprio a noi cittadini onesti – il famigerato Messina Denaro. Imprendibile, invincibile, ancora capo nonostante la malattia. Pericolosissimo, altro che ammalato. Chissà quanti eredi lascia, quanti patrimoni già investiti nel mercato legale col riciclaggio, quanti complici e fiancheggiatori.
E carabinieri e magistrati, lavorando anche lo scorso Capodanno (mentre noi e chi parla a vanvera festeggiavamo il 2023), hanno analizzato milioni di pagine di intercettazioni e documenti vari per catturare questo grande delinquente. Onori e grazie a Voi. E non Vi curate dei soliti ciarlatani e detrattori, che spero solo una esigua minoranza del Paese seguirà.
*Direttore Centro Ricerca su Sicurezza e Terrorismo