Gli Stati membri della Unione europea stanno seguendo l’approccio comune concordato la scorsa settimana in risposta alla situazione dei contagi Covid, con la richiesta di test negativi per i passeggeri in arrivo dalla Cina. È quanto si apprende dall’ultima riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria, il gruppo tecnico-consultivo composto da esperti degli Stati membri e presieduto dagli esperti della Commissione, che ha fatto il punto al riguardo, valutando anche un’indagine tra i 27 sull’attuazione del parere dei giorni scorsi.
Le nuove indicazioni prevedono l’uso di mascherine, misure igieniche, e oltre ai tamponi per gli ingressi nell’Ue, promozione dei vaccini e della loro condivisione. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’organizzazione mondiale della sanità (Oms), aggiunge il portavoce, continuano a monitorare la situazione in Cina e in altre parti del mondo, ad esempio sulla sottovariante di Omicron XBB 1.5 negli Stati Uniti, denominata Kraken.
Ulteriori discussioni saranno organizzate in base all’evoluzione della situazione epidemiologica. Il Comitato per la sicurezza sanitaria si era riunito il 3 dicembre (del 5 dicembre la pubblicazione del parere), seguito quindi dal meccanismo di risposta alle crisi (Ipcr) nell’ambito del Consiglio dell’Ue, che ha “fortemente raccomandato” l’adozione delle misure.