Episodi di aggressione fisica e verbale a medici e infermieri, come quelli che si ripetono con sconcertante frequenza, non sono più ammissibili e il ministero della Salute metterà in atto tutte le iniziative necessarie a tutelare la loro incolumità. È quanto dichiara il ministro della Salute Orazio Schillaci, aggiungendo che è già stata inviata la domanda per efficientare le attività di monitoraggio e prevenzione all’Osservatorio Nazionale, previsto dalla legge 113/2020, per la sicurezza delle Professioni Sanitarie e Socio-sanitarie.
“Il Piano Nazionale della Prevenzione, inoltre, prevede una specifica azione centrale proprio in tema di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, con l’obiettivo di promuovere e ampliare le tutele in maniera integrata, approccio che rappresenta un punto chiave all’interno dei progetti finanziati nell’ambito del Piano Nazionale Complementare al PNRR”, ha detto il ministro Schillaci.
Il comparto sanitario è tra i settori più soggetti al fenomeno delle aggressioni e tra infermieri e medici le donne sono le più colpite. “La salvaguardia di chi lavora in sanità è essenziale per garantire sicurezza delle cure e qualità ai pazienti. Con questo obiettivo siamo impegnati affinché tutti gli strumenti a disposizione siano utilizzati in modo efficace per permettere a tutti gli operatori e professionisti sanitari di svolgere il proprio lavoro nelle condizioni di massima tutela”, conclude Schillaci.