Si preannuncia un futuro senza ghiacciai dal momento che ben due su tre potrebbero scomparire entro il 2100 a causa del cambiamento climatico. È questo lo scenario peggiore previsto dallo studio pubblicato sulla rivista Science e guidato dalla statunitense Carnegie Mellon University.
La ricerca indica che i ghiacciai più minacciati sono i più piccoli, quelli con un’estensione inferiore a 1 chilometro quadrato, e si trovano in Europa centrale, Alpi comprese, Canada occidentale e Stati Uniti. Il nuovo modello, basato una quantità di dati senza precedenti e relativa a tutti i ghiacciai della Terra, più di 215.000, e sulle diverse previsioni di aumento della temperatura globale.
Anche nello scenario più ottimista, nel quale l’aumento della temperatura non supererà 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali, andrà comunque persa la metà dei ghiacciai. I tassi di scioglimento dei ghiacciai, osservano i ricercatori guidati da David Rounce, sono aumentati costantemente negli ultimi decenni e questi processi influenzeranno profondamente, tra le altre cose, l’innalzamento del livello del mare e la disponibilità di acqua dolce per miliardi di persone. Riuscire a prevedere in modo il più possibile accurato la perdita di massa dei ghiacciai è quindi fondamentale per capire come cambierà l’ambiente e per guidare i futuri sforzi globali di adattamento e mitigazione del clima.