La quota di PMI nelle quali nell’anno 2022 più del 50% degli addetti hanno accesso a Internet per scopi lavorativi è aumentata quasi del 23% rispetto al 2019, eguagliando i tassi di crescita delle grandi imprese (passando rispettivamente dal 40% al 49% e dal 47% al 58%). È quanto emerge dal Report su Imprese e Itc realizzato dall’Istat dove si evidenzia che le Pmi italiane si connettono di più ma la transizione digitale procede con lentezza. Nello stesso periodo, più marcata è la crescita degli addetti delle PMI che utilizzano dispositivi connessi a Internet, che aumenta dal 50% al 56% annullando la distanza con le grandi imprese (55,2%). Secondo il report, la banda larga fissa con velocità almeno pari a 30 Mbit/s risulta utilizzata dall’82,8% delle imprese con più di 10 addetti contro il 96,1% di quelle più grandi. Più distanti invece le quote per connettività ad almeno 1 Giga, rispettivamente 13,2% e 27,1%”. Il maggiore ricorso al lavoro da remoto che nel 2022 ha coinvolto oltre 7 imprese su 10, ha influito sull’aumento della quota di imprese con almeno 10 addetti che dispongono di documenti su misure, pratiche o procedure di sicurezza informatica (48,3%, superando la quota media in Ue27 che è del 37%). Nel 2022 il 69,9% delle piccole e medie imprese italiane adotta almeno 4 attività digitali su 12, superando, anche se di poco, la media Ue27 che si attesta a 69,1%.