Una giusta decisione in favore di sei milioni di cittadini in povertà. Il via libera al Reddito alimentare previsto nella Manovra Finanziaria piace alla Cia-Agricoltori che sottolinea il suo interesse per la decisione.
Risposta ad una emergenza
“Grande soddisfazione per la Spesa in Campagna-Cia secondo cui la misura, seppure con una dotazione finanziaria molto limitata”, sottolinea la Confederazione, “vuole essere una prima risposta all’emergenza di quasi 6 milioni di italiani in povertà assoluta, obbligati a ricorrere a mense e pacchi alimentari per mangiare”.
Indigenza e lotta allo spreco
Per la Spesa in Campagna-Cia è un segnale di responsabilità importante “rispetto all’escalation dei casi di indigenza e disparità sociale”, evidenzia la Confederazione, “anche per condizioni salariali e pensionistiche sempre più inadeguate e fiaccate dal caro-vita con l’inflazione oltre l’11%”. Allo stesso tempo”, spiega la Confederazione, “la misura rappresenta un’azione concreta nella lotta allo spreco alimentare che ogni anno, in Italia, vede finire nella spazzatura più di 200 mila tonnellate di cibo buono”.
Impegno e coinvolgimento
Dunque, la Spesa in Campagna-Cia, auspica che l’emendamento già approvato sul Reddito alimentare non trovi intoppi. Per l’Associazione, infatti, il testo dispone già “di elementi interessanti di sviluppo, come la sperimentazione nelle città metropolitane, il coinvolgimento delle amministrazioni locali, della Gdo e, soprattutto, del Terzo settore”.
Capire le modalità attuative
“Siamo fiduciosi che ci sia ampio rispetto di questa misura”, commenta la presidente della Spesa in Campagna-Cia, Beatrice Tortora, “poi sarà importante capire modalità attuative, platea interessata e ruolo del nostro settore. Il Governo non dimentichi quanto abbiamo fatto, durante la pandemia, con mercati contadini e botteghe di prossimità, quanto la nostra presenza sul territorio e la qualità delle nostre produzioni siano un valore sociale ed economico per il Paese”.