Sono stati presentati a Vicenza i risultati del progetto “Pharma links: reti solidali contro la povertà sanitaria”, che ha come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria e di rispondere al bisogno di farmaci che riguardano una fascia crescente di persone e famiglie in stato di necessità. In cinque anni, è stato possibile inaugurare 13 nuove sedi di raccolta dei farmaci in tutta Italia e distribuire 349mila farmaci con 87 enti beneficiari supportati e oltre 203mila persone in stato di bisogno assistite.
Un impegno congiunto tra Intesa Sanpaolo e la Fondazione Banco Farmaceutico che ha permesso a quest’ultima di rafforzare la propria attività dove già operante e l’attivazione di nuovi centri di raccolta e distribuzione di farmaci in nuove città tra le quali, appunto, Vicenza. La povertà sanitaria è una delle conseguenze che la crisi economica determinata dalla pandemia da Covid-19 ha aggravato e che ha fatto registrare dal 2005 il raddoppio dei dati in termini di povertà assoluta: le famiglie coinvolte sono passate da poco più di 800mila a 1 milione 960mila nel 2021 (il 7,5% del totale).
All’aumento delle difficoltà economiche corrispondono comportamenti tesi sostanzialmente alla riduzione, al rinvio e talora alla rinuncia delle cure, con effetti negativi e cumulativi sullo stato di salute nel breve e nel lungo periodo. Nel 2022, quasi 400.000 persone non hanno potuto acquistare i medicinali di cui avevano bisogno.