L’approvazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso rientra tra gli interventi previsti nel PNRR nella parte di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’entrata in vigore del Piano e della tabella di marcia attuativa sono traguardi per i quali è stato fissato il termine del 31 dicembre 2022.
Così recita, tra l’altro, un comunicato del Ministero del Lavoro in cui veniva preannunciato il decreto istitutivo del tavolo tecnico con il compito di garantire la corretta e puntuale elaborazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, e a tal fine:
- indica quali siano le misure più idonee per un efficace contrasto al lavoro sommerso;
- delinea un’opportuna strategia d’indirizzo dell’attività ispettiva predisponendo anche piani annuali di ispezione articolati per tipologie di sommerso, settori produttivi e territori;
- effettua una ricognizione delle analisi e dei dati più recenti riguardanti il fenomeno del lavoro sommerso;
- individua i criteri per il monitoraggio del raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi relativi al Piano secondo la tempistica prevista;
- studia forme di denuncia da parte dei lavoratori costretti a lavorare in condizioni di lavoro irregolare;
- favorisce il dialogo e la collaborazione con le parti sociali.
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, firmò il decreto istitutivo del Tavolo tecnico per l’elaborazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso il 28 febbraio 2022.
Il tavolo tecnico aveva il compito di garantire la corretta e puntuale elaborazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, e a tal fine:
- indica quali siano le misure più idonee per un efficace contrasto al lavoro sommerso;
- delinea un’opportuna strategia d’indirizzo dell’attività ispettiva predisponendo anche piani annuali di ispezione articolati per tipologie di sommerso, settori produttivi e territori;
- effettua una ricognizione delle analisi e dei dati più recenti riguardanti il fenomeno del lavoro sommerso;
- individua i criteri per il monitoraggio del raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi relativi al Piano secondo la tempistica prevista;
- studia forme di denuncia da parte dei lavoratori costretti a lavorare in condizioni di lavoro irregolare;
- favorisce il dialogo e la collaborazione con le parti sociali.
In occasione dell’insediamento del predetto organismo, avvenuto il 3 marzo scorso, è stato precisato “che il Piano dovrà essere predisposto entro il 15 ottobre 2022, proprio sulla base di quanto presentato dal medesimo Tavolo al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali che procederà alla sua successiva adozione con Decreto ministeriale.”
Con l’occasione si precisa che l’audizione riportata dal nostro giornale nella rubrica Salute e Lavoro del 15 dicembre del direttore generale capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro presso la Commissione Informazione e Lavoro del CNEL si è svolta il 3 dicembre 2021 e non ad inizio dicembre 2022, come erroneamente pubblicato.