L’Inps ha reso noto che le assunzioni attivate dai datori di lavoro extra-agricoli nei primi nove mesi del 2022 sono state 6.227.000, con un aumento del +17% rispetto allo stesso periodo del 2021. La crescita ha interessato tutte le tipologie contrattuali, risultando accentuata sia per i contratti a tempo indeterminato (+28%), sia per le diverse tipologie di contratti a termine (intermittenti +25%, apprendistato +17%, tempo determinato +16%, stagionali +11%, somministrati +9%). La dinamica delle assunzioni nell’insieme dei primi nove mesi del 2022 è stata particolarmente accentuata per le classi di dimensione aziendale di oltre 15 dipendenti, il 24%, mentre per le piccolissime imprese (fino a 15 dipendenti) l’incremento è stato circa l’11%. Per quanto riguarda le tipologie orarie, l’incidenza del full time è leggermente cresciuta E nei primi 9 mesi del 2022 ha inciso per il 64% contro il 63% del 2021. Le trasformazioni da tempo determinato nei primi tre trimestri del 2022 sono risultate 553.000, in fortissimo continuo aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+61%). Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo – pari a 87.000 – risultano essere aumentate dell’8% rispetto all’anno precedente. Le cessazioni nei primi nove mesi del 2022 sono state 5.571.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+23%) per tutte le tipologie contrattuali: contratti intermittenti (+39%), contratti a tempo determinato (+24%), contratti in apprendistato (+23%), contratti a tempo indeterminato (+21%), contratti stagionali e contratti in somministrazione (+20%).
