giovedì, 19 Dicembre, 2024
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Milano, la città fa cento. Sala “Usiamo nostra storia per cambiare”

MILANO (ITALPRESS) – Ieri, oggi e domani. Come la città è nata, è cresciuta ed è diventata 'grande', così come è ora, con la voglia di diventare, di più e meglio, una città policentrica, forte di identità e articolata nel suo sviluppo urbanistico. Se ne è parlato nell'aula del consiglio comunale a Palazzo Marino durante un appuntamento che rappresenta l'avvio di un anno di incontri e iniziative, "Dai Borghi alla Città, dalla Città ai Quartieri", in occasione del centenario dell'aggregazione degli 11 borghi e comuni della cintura metropolitana (Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Gorla-Precotto, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno, Vigentino) e dei 150 anni dall'inclusione dei Corpi Santi, il comune che si trovava attorno alla città, appena oltre le Mura Spagnole. All'incontro hanno partecipato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, la presidente del consiglio comunale Elena Buscemi, gli assessori ai Gaia Romani (Servizi Civici e Politiche al Decentramento) e Pierfrancesco Maran (Casa e Piano Quartieri), rappresentanti dei municipi, delle biblioteche e delle università milanesi, di Fondazione Feltrinelli e Touring club. La Cittadella degli Archivi di Milano, inoltre, sarà uno dei protagonisti di questo viaggio che si snoderà nei quartieri, raccogliendo la storia dei comuni 'annessi'; ci sarà anche un sito dedicato. Era il 14 dicembre 1923 e alla presenza dell'allora sindaco Luigi Mangiagalli l'assemblea comunale di Palazzo Marino approvò la delibera di aggregazione dei piccoli comuni a Milano, che con questa operazione si avvicinò al milione di abitanti. Una ricorrenza che "suscita un po' di emozione", afferma il sindaco di una città che ora di abitanti ne fa 1 milione e 400mila. "Narrarci la nostra storia – prosegue allora Sala – significa riflettere sulla città di oggi e aiutarci a immaginare la città del futuro". Perciò "quello di oggi non è tanto il ricordo di quello che è stato ma soprattutto" un invito a "utilizzare la sapienza di chi ci ha preceduto per andare avanti" e cambiare. Sala torna dunque su uno dei cavalli di battaglia della giunta: "Dobbiamo, ma in parte lo stiamo facendo, superare l'idea di un centro con le periferie attorno e al contrario sviluppare quartieri di servizi e identità. Questo è lo sforzo fatto cento anni fa e quello che faremo oggi. Consideriamo Milano come 'una', con tante qualità e difetti sicuramente ma anche la profonda volontà di cambiare". Del resto, "chiunque studi la storia di Milano capisce una verità certa: ogni volta che Milano è stata chiamata a cambiare ha dato il meglio di sé, come se non riuscisse a stare ferma". Dall'assessore Maran arriva quindi lo stimolo a "rifuggire dalla nostalgia per la città che fu" e piuttosto "immaginare una crescita futura più condivisa e collaborativa di quella avvenuta un secolo fa". Linate, Sesto San Giovanni, Rho, nuove metropolitane che creano nuove connessioni: "Abbiamo nuove polarità al confine tra Milano e i comuni intorno che necessitano di governance nuove e molto complesse". Perciò "il tema del governo di un'area più vasta e di come la sviluppi diventa essenziale". "Lavoro, trasporti, casa", le sfide che più impegneranno Milano, enuclea la presidente Buscemi. E proprio parlando di casa, avverte infine Maran, "l'incremento dei valori immobiliari" fa il paio con "il rischio di espulsione dei ceti popolari e medi dalla città: il turn-over abitativo è fantastico se hai libera scelta ma è critico se diventa sostituzione abitativa per censo. Su questo dobbiamo trovare soluzioni alternative". (ITALPRESS). Photo credits: xa1 xa1/trl/red 14-Dic-22 19:02

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