La Commissione Ue salva la Manovra del Governo italiano, e il ministro Giorgetti festeggia: smentiti “i gufi nazionali”. Le osservazioni critiche di Bruxelles su: fisco, pensioni e contanti, non paiono impensierire il Governo. Il via libera mette di umore giusto anche il premier Giorgia Meloni. “Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano”, osserva incoraggiata da un percorso che ora procede in discesa. Un filo di cautela la propone il commissario agli Affari economici dell’Unione, Paolo Gentiloni, che riassume: “Un giudizio complessivo positivo con alcuni rilievi critici”. Il primo scoglio temuto dal Centrodestra è superato. Un sospiro di sollievo anima le dichiarazioni.
Il ministro: gufi nazionali smentiti
“La Commissione ha promosso la nostra manovra giudicandola ‘in linea’: l’Italia è quindi inserita nella metà dei paesi europei che sono dalla parte giusta”, puntualizza il responsabile dell’Economia Giancarlo Giorgetti, “Questo risultato è una grande soddisfazione. Abbiamo smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione”.
Il premier: fatto un buon lavoro
“Siamo particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio”, commenta Giorgia Meloni, “Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta. In questa direzione continueremo a lavorare nell’interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese”.
Più luci che ombre
Le raccomandazioni espresse dall’Unione sono state rispettate, ma non basta, c’è da fare di più. “Ci sono norme da correggere”, avverte la Commissione , “su tasse, pensioni ed evasione fiscale, soprattutto pos e tetto al contante”. “Nel complesso, la manovra economica del governo Meloni è in linea con le raccomandazioni del Consiglio europeo del luglio 2022”, sintetizza il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, “l’Italia limita la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale e prevede di finanziare gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica”.
Rimuovere ostacoli al Pnrr
Il via libera alla Manovra gira attorno alla realizzazione degli obiettivi del Piano nazionale di Ripresa che, richiama Bruxelles, sono vincolati alle riforme.
“Ci possono essere alcune misure specifiche che possono riguardare o aver riguardato obiettivi del Pnrr e che bisogna evitare di contraddire, capovolgere”, fa presente Gentiloni, “In particolare questo riguarda alcuni obiettivi legati ai pagamenti digitali. Questo è l’elemento che può incrociare due terreni distinti come legge di bilancio e Pnrr. Ne stiamo discutendo con le autorità italiane”.
I punti di forza del Governo
Nella Finanziaria per l’anno 2023, la Commissione verifica positivamente che:
“l’Italia limita la crescita della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale e prevede di finanziare gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica”. E, ancora, tra va le note di apprezzamento. “Nel complesso, la Commissione ritiene comunque che il progetto di bilancio dell’Italia sia in linea”, calcola l’esecutivo Ue nella sua valutazione, “con gli orientamenti contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022″, e sono “plausibili” le ipotesi macroeconomiche alla base del progetto di bilancio “sia nel 2022 che nel 2023”.
Nota dolente, il fisco
L’esame della Commissione pone l’accento sulle cose non fatte, ad esempio, come, “l’Italia non abbia ancora compiuto progressi in merito alla parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio contenute nelle raccomandazioni del Consiglio del luglio 2022, che tra le altre cose richiedevano all’Italia di adottare e attuare in modo appropriato la legge di riforma del fisco in modo da ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema tributario”.
Pensioni ed evasione fiscale
Per la Commissione di Strasburgo, inoltre la Finanziaria dell’Esecutivo del premier Meloni ha inserito, “misure che non sono coerenti”, e sono quelle relative alla “parte strutturale delle precedenti raccomandazioni di bilancio, in particolare per quanto riguarda il sistema pensionistico e l’evasione fiscale, anche per quanto riguarda l’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici e le soglie legali per i pagamenti in contanti”.
Contante, multe e condono
Sotto la lente di Bruxelles anche altre due misure, quelle relative riguardano alle transazioni di contante e la cancellazione dei debiti fiscali pregressi. “La disposizione che innalza il tetto per le transazioni in contanti da 2 mila a 5 mila euro”, la prima questione, mentre la seconda “una misura equivalente a un condono”, che secondo la Commissione “permette la cancellazione dei debiti fiscali dal periodo 2000-2015 e non superiori a mille euro; e la possibilità di rifiutare i pagamenti elettronici di importo inferiore a 60 euro senza essere sanzionati”. Anche i prepensionamenti finiscono nel mirino di Bruxelles.
La sottolineatura arriva sul tema caldissimo della previdenza, in particolare per il “rinnovo nel 2023, con criteri di età più severi, dei regimi di prepensionamento che sono scaduti alla fine del 2022”.
Energia, aiuti alle fasce povere
La Commissione Ue, prendendo spunto per l’Italia, come per tutti gli stati membri, osserva che proroghe alle misure di sostegno contro il caro energia siano concentrate, “sulle famiglie più vulnerabili e sulle imprese più esposte, per mantenere gli incentivi a ridurre la domanda di energia e per ritirarle quando la pressione sui prezzi dell’energia diminuisce”.
Prudenza, situazione difficile
Nella conferenza stampa successiva alla presentazione delle valutazioni, il Commissario per l’economia, Gentiloni ricordato la necessità del fare scelte prudenti.
“Ci sono rilievi in particolare su misure legate ai pagamenti digitali e all’evasione fiscale”, commenta, “Per noi principale in questo momento era di avere un atteggiamento di prudenza da parte delle autorità italiane nel bilancio, perché siamo in un contesto molto complicato”. Sul dibattito italiano, Gentiloni riconosce le difficoltà di cui la Manovra si è fatta carico, “è stata fatta molto rapidamente e immagino con diverse richieste alle quali far fronte: complessivamente c’è un equilibrio”.
Scossa sullo spread
Finiti i rilievi di Bruxelles sulla manovra, il rendimento dei Btp decennali italiani sale di dodici punti base, al 3,906%. Anche lo spread ha subito una variazione in crescita, con il bund tedesco, che sale di sei punti base, a quota 192,7. Il Btp è il peggiore tra i titoli di Stato, dove i bond registrano sì aumenti dei rendimenti, ma in media di 6-7 punti, pari a circa la metà di quelli dei titoli italiani.