Oggi è Natale, il giorno della venuta al mondo di Gesù.
Dio che si fa uomo e, scende al nostro livello per dare un senso alla vita di ognuno.
Ciò che è avvenuto a Betlemme non è un racconto fiabesco, ma un fatto storico di grandissima attualità, nonostante il tempo trascorso.
La Natività, va vista con gli occhi della Fede ma, deve essere calata nella realtà moderna.
In un colloquio con il nostro giornale Monsignor Lorenzo Leuzzi, Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, sottolinea l’importanza di partire della situazione contemporanea: “Viviamo in un mondo globalizzato, dove molti avvertono solitudine e difficoltà e si sentono persi”.
Secondo il presule, già vescovo ausiliare di Roma, Rettore della Chiesa di San Gregorio Nazianzeno a Montecitorio e Cappellano della Camera dei Deputati, questo stato insoddisfazione interiore spinge “l’uomo contemporaneo, forse più di prima, ad andare oltre a ciò che esteriormente si realizza in questa occasione”.
Ecco che si fa strada una domanda: che cosa è davvero avvenuto in quella straordinaria notte dell’anno zero in cui dei semplici pastori ebbero il privilegio di contemplare il volto tenero di un Bambino destinato a cambiare il corso della storia dell’umanità?
Per trovare la risposta dobbiamo fermarci per un attimo a riflettere, allontanare le nostre misere preoccupazioni quotidiane e metterci in ascolto della Parola che annuncia l’Emmanuele, il Dio (è) con noi.
Avuta la notizia dai messaggeri, i pastori non ebbero la benché minima esitazione e si misero in cammino, pur sapendo che la strada era in salita. Accettarono la sfida e non rimasero delusi.
L’uomo contemporaneo è capace di fare altrettanto? Di rinunciare all’insano convincimento di sentirsi padrone dell’universo per sperimentare la presenza di Dio che entra nel tempo e nello spazio per amore della sua “creatura”?
Chi non è disposto a rinunciare al proprio “ego” non riesce ad arrivare davanti alla grotta per respirare l’atmosfera di pace che solo Lui può dare.
Ciò detto, è facile rispondere che l’essenza del Natale sta nell’incontro personale con Gesù; il suo sguardo trasforma la nostra vita, conferendole un sentimento di bellezza e di pienezza unico.
“Gesù Bambino – scrive Monsignor Leuzzi nel messaggio inviato ai fedeli – è il centro del cosmo e della storia. Accogliamolo con gioia! Faremo davvero festa, non come quella di un semplice – sia pure importante – compleanno, ma dell’inizio di una nuova esperienza di vita”. “È la vita – aggiunge – di chi sa che non è più solo, gettato nel tempo e nello spazio, ma di chi non ha paura del futuro, perché nel tempo e nello spazio c’è quel Bambino che ci sorride nella mangiatoia della grotta di Betlemme”.
Buon Natale a tutti voi!