I prezzi dell’energia, seppur più bassi rispetto ai mesi estivi, restano molto elevati e il nuovo Governo per fronteggiare questo fenomeno ha deciso di rafforzare gli aiuti a imprese e famiglie rendendoli ancora più mirati, incisivi e differenziati.
“In tale contesto l’impianto della manovra di bilancio ha inteso proseguire la politica di contrasto al caro energia e ha previsto misure finalizzate a sostenere famiglie, lavoratori e imprese ponendo le basi per gli interventi di carattere strutturale che il Governo intende realizzare per contrastare fenomeni di svantaggio competitivo a danno delle imprese italiane per rimuovere le disuguaglianze a livello sociale”. Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, in audizione alle Commissioni riunite di Finanze di Senato e Camera per presentare le linee programmatiche del suo dicastero.
Per Giorgetti “l’Italia tra i paesi europei nel 2023 sarà quella che avrà una percentuale di misure mirate superiore ad altri e di carattere temporaneo. Con questo voglio anche anticipare le critiche rispetto al fatto che abbiamo previsto interventi solo per il primo trimestre: è un orientamento dato dalla Commissione europea che chiede di continuare ad aggiornare, rispetto all’evoluzione, il tipo di intervento che non può essere previsto in tempi indefiniti”, ha aggiunto. “Nella Nadef la pressione fiscale si colloca al 43,4% ma sulla base delle stime preliminari l’impatto delle misure di sgravio contenute nel disegno di legge consentirebbero di ridurre la pressione fiscale di oltre 0,2 punti percentuali nel 2023 portandola al 43,2% del Pil”, ha concluso il ministro.