“Il dibattito sul Pos, in Italia, risulta surreale se si considera quanto accade in altri Paesi europei e il momento particolarmente favorevole che vivono i grandi gruppi bancari. E’ chiaro che l’unico modo per affrontare il tema del contante e dell’evasione fiscale in Italia è quello di convincere le banche a rinunciare alle commissioni e alle spese di gestione dei Pos per i piccoli esercenti del terziario,
che ogni anno pagano – fonte Confesercenti – una tassa occulta di 752 milioni di euro per le transazioni di piccolo taglio, mentre le banche italiane nell’ultimo anno hanno toccato punte record di redditività
senza abbassare i costi per i clienti e usufruendo anche del rialzo dei tassi di interesse su prestiti e mutui a cittadini e imprese”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato.
Sulle commissioni da abolire, è giusto che Bankitalia partecipi, con il governo, e nell’interesse dei cittadini, ad esercitare una forte ‘moral suasion” sugli istituti di credito affinché intervengano eliminando di propria iniziativa i costi almeno per le piccole transazioni che spesso annullano i guadagni per i commercianti, come su bolli, tabacchi, frutta, benzina, giornali, prodotti da bar – prosegue Pedrizzi – Se le banche non volessero rispondere alle sollecitazioni, non ci sarebbe altra strada che intervenire fiscalmente sulle banche con criteri di equità e di giustizia. In altri Paesi, molti governi hanno deciso di tassare gli extraprofitti non dei grandi gruppi energetici ma proprio delle banche, per finanziare i sostegni ai cittadini. Ma l’esempio più
illuminante arriva dalla Spagna, dove dal luglio scorso è stata proposta una tassa non sugli utili delle banche ma sui ricavi derivanti da commissioni e spese imposte ai cittadini, peraltro solo agli istituti di
credito con un fatturato superiore agli 800 milioni di euro per non penalizzare le piccole banche. La strada da seguire è questa: convincere le banche a togliere le commissioni che penalizzano e spesso vessano i
risparmiatori”. Pedrizzi ricorda che dal 2007 al 2021 per le banche italiane i ricavi addizionali arrivati dalle commissioni sono saliti di un miliardo di euro tanto da portare l’indice commissionnale al 47% dei ricavi totali contro il 36% di 15 anni prima (fonte Excellent Consulting).
Il governo Meloni dovrebbe operare, in collaborazione con Bankitalia, con scelte politiche in grado di tenere insieme i due settori, consumi e credito”, conclude Pedrizzi.