domenica, 24 Novembre, 2024
Economia

L’inflazione svuota il carrello della spesa. Coldiretti: famiglie a basso reddito tagli del 60% sui consumi alimentari

Il salto dell’inflazione colpisce i consumi delle famiglie a basso reddito, le spese per i bambini e gli adulti. L’inflazione svuota così le tavole del 47% delle famiglie italiane, costrette a tagliare le quantità di cibo acquistato a causa dei rincari nel carrello della spesa. A fare i conti è la Coldiretti che sottolinea le difficoltà di una parte di italiani che sono costretti a ridurre drasticamente i consumi alimentari.

Redditi bassi, tagli del 60%

La stima negativa emerge dall’indagine Coldiretti/Censis in merito ai nuovi dati Istat sull’inflazione a novembre 2022 che vedono una crescita del 13,3% per i beni alimentari rispetto allo stesso mese dell’anno
precedente.
“Se si considera la fascia di popolazione a basso reddito”, osserva la Coldiretti, “la percentuale di chi riduce la quantità del cibo sale addirittura al 60%. Accanto a chi è stato costretto a mettere meno prodotti nel carrello per far quadrare i bilanci familiari, c’è poi un 37% di italiani che preferisce risparmiare sulla qualità (il 46% nel caso dei bassi redditi)”.

Adulti e giovani più colpiti

Le rinunce, secondo Coldiretti/Censis sono dunque socialmente differenziate secondo una logica di “food social gap” con gli adulti e i giovani che tagliano molto più degli anziani, e i bassi redditi più che i benestanti. “Peraltro, oltre sei italiani su dieci tra coloro che tagliano gli acquisti sono convinti che questa situazione durerà almeno per tutto il 2023”, spiega la Confederazione, “Nella classifica dei prodotti più colpiti dalla scure dei consumatori ci sono al primo posto gli alcolici ai quali”, rileva Coldiretti, “sono stati costretti a dire
addio, del tutto o anche solo parzialmente, il 44% degli italiani. Al secondo posto i dolci che vengono tagliati in quantità dal 44%, mentre al terzo ci sono i salumi ai quali ha rinunciato il 38,7% dei cittadini, subito davanti al pesce (38%) e alla carne (37%)”.

Spese ridotte per i bimbi

E il carovita porta addirittura, secondo i dati analizzati dalla Coldiretti, a ridurre gli acquisti di alimenti per bambini, con il 31% di persone che ne acquista di meno. “In situazione di difficoltà i meno colpiti sono alcuni prodotti base della dieta mediterranea come frutta (tagliata del 16% dei consumatori), verdura (dal 12%) e pasta (dall’11%)”, rivela lo studio della confederazione.

Rotta su discount e offerte

“Ma le strategie di risparmio si applicano soprattutto al momento di fare la spesa, con l’81% degli italiani che ha preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare”, spiega Coldiretti, “per mettere sotto controllo le spese d’impulso, evitando di farsi guidare troppo dalla molteplicità di stimoli che sono attivati nei punti vendita. E cambiano anche i luoghi della spesa con il 72% degli italiani che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione”.

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