Spendiamo soldi per gli immigrati, li lasciamo abbandonati a loro stessi e l’unica strada che gli rimane è un percorso verso il disastro morale … e, prima o poi, i più deboli finiscono col delinquere e col darsi allo spaccio.
Spendiamo circa 1.400,00 euro mese/immigrato ma questi soldi li diamo a enti, cooperative e associazioni meritorie (non tutte) che fanno molto per assisterli, ma senza alcuna prospettiva. E se invece di pagare le associazioni di gestione dei ricoveri (di ogni tipo: dai residence, ai campi assistiti, ecc…) pagassimo gli immigrati per farli lavorare nei settori dove molti europei, non solo gli italiani, non vogliono più lavorare?
Con brevi corsi di formazione, utilizzando magari anche quei navigator che dovrebbero essere impegnati per trovare un’occupazione ai percettori del reddito di cittadinanza, potremmo addestrarli a lavori agricoli, edili, ambientali e magari anche all’assistenza agli anziani di cui abbiamo un esagerato bisogno.
Se investissimo per formare forza lavoro in quei settori dove non riusciamo a recuperare italiani, forse una parte dell’immigrazione potrebbe diventare risorsa e non un’inutile minaccia. Diamogli anche lo stipendio minimo che Di Maio vuole garantire agli italiani, ma facciamoli lavorare e salviamo la loro e la nostra dignità.