Un’ etichettatura sui prodotti alimentari semplice ma non “semplicistica”, priva di giudizi di valore e con informazioni dettagliate sulle calorie per porzione, tenendo in considerazione i criteri che guidano la scelta dei nutrienti e gli altri componenti non nutritivi degli alimenti. Lo hanno chiesto 23 eurodeputati in una lettera inviata ai rappresentanti della Commissione europea Frans Timmermans e Stella Kyriakides riguardo al tema del Nutriscore. Per l’Italia, la lettera è firmata da nove eurodeputati e da Confederazione Italiana Agricoltori (Cia), Confagricoltura e Federalimentare.
Gli Stati vogliono un’armonizzazione, ma sono spaccati. Francia, Belgio, Germania e Lussemburgo spingono per il Nutri-score. La Spagna ha più volte dichiarato di volerlo adottare, ma il Governo di Madrid è diviso. Anche l’Olanda ha espresso pubblico apprezzamento, ma al momento non lo ha ancora raccomandato. Tutti questi Paesi lavorano insieme a “correttivi” dell’algoritmo che assegna colori e punteggi.