È stato autorizzato dal Consiglio europeo l’avvio dei negoziati con Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia per ampliare gli accordi di cooperazione con Frontex, finalizzato a gestire e contrastare i flussi migratori irregolari. “Le sfide migratorie nella rotta dei Balcani occidentali non iniziano alle frontiere della Ue. La cooperazione con i nostri partner, anche attraverso l’invio di personale Frontex, è essenziale per individuare e bloccare tempestivamente i movimenti migratori irregolari”, ha spiegato la presidenza del Consiglio europeo con la dichiarazione del suo ministro Vít Rakušan. La Ue aveva già concluso accordi con l’Albania, il Montenegro e la Serbia nell’ambito del precedente mandato di Frontex, che però consentivano all’agenzia solo di condurre operazioni congiunte e di dispiegare squadre nelle Regioni di questi Paesi confinanti con la Ue. Anche un accordo con la Bosnia-Erzegovina era stato negoziato in termini simili, ma non era ancora stato firmato.