Nel report “Livelli di istruzione e ritorni occupazionali nel 2021” realizzato dall’Istat, emerge che in Italia le donne risultano più istruite degli uomini. Il 65,3% ha almeno un diploma (60,1% tra gli uomini) mentre le laureate arrivano al 23,1% (16,8% tra gli uomini). Questo quadro evidenzia delle differenze ben più marcate nel nostro Paese riguardo al divario di genere rispetto a quelle osservate nella media Ue, soprattutto nel mondo del lavoro. Il vantaggio femminile nell’istruzione non si traduce in un vantaggio in ambito lavorativo, evidenzia l’Istat. Il tasso di occupazione femminile è molto più basso di quello maschile (55,7% contro 75,8%), ma il divario di genere si riduce al crescere del livello di istruzione (31,7 punti per i titoli bassi, 20,3 per i medi e 7,3 punti per gli alti). All’aumentare dei livelli di istruzione, i tassi di occupazione femminili crescono più marcatamente di quelli maschili: 19 punti tra laureate e diplomate (6 punti tra gli uomini) e 25,5 punti tra diplomate e donne con al massimo la licenza media inferiore (14,1 tra gli uomini).