La previdenza sociale si sostiene con il lavoro ed è questo la problematica principale del Paese al quale si aggiungono guerra, inflazione e denatalità mentre il calo demografico risulta un ostacolo che si pone davanti al cambio generazionale dei lavoratori che non sono adeguatamente sostituiti dalle nuove nascite. “Se non siamo capaci di creare nuove nascite e dare loro occasioni di lavoro saremo sempre in una situazione di insostenibilità”. Così Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, in occasione di un evento organizzato da Previndai. “Cosa fare per i giovani?”. “Dobbiamo dare loro un salario, dobbiamo fare in modo che i nostri giovani siano occupati e che abbiano occasioni di lavoro. Abbiamo una disoccupazione molto forte e un alto tasso di giovani laureati che vanno all’estero”, ha spiegato Tridico. “Questo non è solo un problema di incrocio tra domanda e offerta di lavoro, c’è anche un problema di capacità produttiva. Abbiamo flessibilizzato così tanto il mercato del lavoro che oggi offriamo incertezza ai giovani, la flessibilità che è stata un valore oggi è un disvalore. Il 65% degli under 35 ha un contratto a tempo determinato e non pensano di certo alle pensioni”, ha concluso il presidente dell’Inps.