La Unione europea ribadisce che vi è il “dovere morale e legale” di salvare le persone in mare, in base alle leggi internazionali, e ha accolto positivamente lo sbarco dei migranti in Italia in cerca di porto sicuro. La Ue precisa che in base alle leggi internazionali è necessario minimizzare il tempo che le persone passano in mare e nonostante ogni caso risulta diverso è doveroso sollecitare tutte le autorità a collaborare in modo da agevolare lo sbarco.
Il salvataggio in mare è un “dovere morale e giuridico e non può essere impedito”, hanno detto anche i portavoce dei ministeri degli Esteri e dell’Interno del governo tedesco, rispondendo a una domanda sui migranti in Sicilia. “È importante che centinaia di persone siano potute sbarcare, ma è importante che siano salvate tutte le persone e che possano arrivare a terra”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri tedesco Sabine Sasse.
“Siamo in stretto contatto con gli enti italiani”, ha detto il portavoce del ministero dell’Interno tedesco, in conferenza stampa a Berlino, rispondendo a una domanda sulla disponibilità di Berlino ad accogliere i migranti approdati sulle due navi ong in Sicilia. Quanto alla gestione, il portavoce del ministero dell’Interno ha chiarito che “il coordinamento compete alla commissione Ue”. “Il provvedimento in cui si dice al comandante della nave di lasciare il porto di Catania con a bordo i 35 migranti rimasti non presenta una scadenza, un termine temporale”. Lo sottolineano ambienti vicini ai legali della Humanity 1, anche in relazione alla tempistica di presentazione dei ricorsi al Tar e al tribunale civile.