I giovani del Parlamento della Legalità Internazionale e Multietnico, che fanno capo al Liceo Artistico Statale “V. Ragusa e Otama Kiyohara” con i giovani dell’Istituto Superiore Statale “Filippo Parlatore” di Palermo, mercoledì nove novembre alle ore dieci saranno accolti dall’editorialista e giornalista Francesco Panasci proprio nei prestigiosi studi di “PANASTUDIO” per affrontare il tema “Non c’è futuro senza giovani”. Un faccia a faccia dove i giovani, coordinati dal presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, Nicolò Mannino e dal vice Salvatore Sardisco, esporranno i loro sogni, attese, quesiti per un mondo dove loro siano i veri protagonisti di una cultura di riscatto e di cambiamento verso un domani ricco di sani valori della Vita.
“Siamo dinnanzi a una attività educativa – dice il Dirigente Scolastico Sergio Picciurro – dove la parola viene data ai nostri alunni e alunne che ogni mattina raggiungono la nostra scuola con quella voglia e quell’entusiasmo che li rende interlocutori forti per gettare le basi di una società più a dimensione umana dove la cultura forma le coscienze al bene comune e al rispetto della dignità della persona”.
Francesco Panasci da sempre vicino al mondo scuola e al Parlamento della Legalità da più di dieci anni, apre così i suoi studi televisivi al mondo dei giovani e accogliendo una delegazione dei giovani parlamentari del movimento apartitico e interconfessionale proprio del “Parlamento della Legalità Internazionale”, accende i suoi riflettori verso un tema ampiamente delicato quale il presente dei giovani che non vogliono esser e più il fanalino di coda di niente e di nessuno.
I giovani sono pronti e carichi di dialogo e confronto e da questo incontro culturale mediatico nascerà un documento che sarà consegnato a Papa Francesco, e inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Valditara.
“I nostri giovani – dice Nicolò Mannino – meritano attenzione, rispetto e soprattutto disponibilità ad essere ritenuti degni di confronto culturale a favore di una società che spesso li lascia ai margini senza chiede loro nessun aiuto per risolvere i tanti problemi che attanagliano la quotidianità”.
Questa iniziativa ha già ricevuto il plauso di tanti genitori dei giovani che compongono il Parlamento della Legalità Internazionale e hanno indirizzato alla scuola un abbraccio che sa di gratificazione e anche di collaborazione.