Nonostante le ripetute richieste ai Centri di coordinamento per il soccorso in mare (MRCC) di Malta e Italia, non è stato ancora indicato un Porto sicuro alla Ocean Viking, che rimane nell’incertezza. È questa la denuncia dell’organizzazione umanitaria, Sos Mediterranee che definisce il blocco in mare illegale e disumano. “I 234 naufraghi a bordo devono sbarcare urgentemente. ecco perché abbiamo chiesto alle autorità marittime di Grecia, Spagna e Francia che sono le più “in grado di fornire assistenza” (come recitano le norme internazionali), di facilitare la designazione di un Porto sicuro per lo sbarco di uomini, donne e bambini. Tra il 22 e il 29 ottobre, la Ocean Viking, la Humanity 1 e la Geo Barents hanno soccorso rispettivamente 234, 179 e 572 persone da imbarcazioni precarie in pericolo nel Mediterraneo centrale.
Le tre navi hanno inviato ripetute richieste di un Porto sicuro ai Centri di coordinamento del soccorso marittimo più capaci di fornire assistenza, ossia Malta e l’Italia. Senza risposte. Siamo di fronte a un silenzio assordante” Afferma l’organizzazione umanitaria. “La situazione a bordo della Ocean Viking sta precipitando. Le previsioni meteo annunciano vento forte, onde alte e un abbassamento della temperatura entro la fine della settimana e le scorte si stanno esaurendo. 234 vite sono a rischio. Molti naufraghi mostrano i segni delle torture, delle violenze sessuali e degli abusi subiti in Libia.
Questi stalli in mare infliggono nuovi colpi al benessere fisico e mentale di coloro che sono a bordo e che sono sfuggiti per un soffio alla morte in mare”, aggiunge. “Sos Mediterranee chiede alle autorità marittime greche, spagnole e francesi e alle altre autorità in grado di prestare assistenza e di consentire lo sbarco immediato in un Porto sicuro. Questo blocco in mare non è solo moralmente vergognoso, ma disattende importanti previsioni legislative del diritto marittimo internazionale e del diritto umanitario. I naufraghi devono sbarcare senza ulteriori ritardi. Siamo di fronte a un’emergenza assoluta e ogni ulteriore giorno di attesa potrebbe avere conseguenze potenzialmente letali”, afferma Nicola Stalla, coordinatore della ricerca e soccorso di Sos Mediterranee a bordo della Ocean Viking.