Contratto sanità: 175euro in più e turni più leggeri Revisione del sistema di classificazione del personale, incrementi medi di circa 175 euro al mese nelle buste paga, calcolati su tutto il personale del comparto e turni che rendono più facile la gestione familiare. Sono alcune novità introdotte dal contratto collettivo nazionale del comparto Sanità per il triennio 2019-2021, firmato a Roma presso la sede dell’agenzia per la rappresentanza nazionale delle pubbliche amministrazioni (Aran). “Sono Molto soddisfatto, è un contratto importante per i 550mila dipendenti, tra cui 277mila infermieri, di un settore fortemente impegnato nel periodo della pandemia e ancora oggi sotto pressione “dice il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. “Il nuovo contratto “porterà negli stipendi dei lavoratori aumenti, arretrati, l’indennità Covid prevista per gli infermieri e i valori differenziali legati alle nuove progressioni orizzontali, oltre ad un nuovo sistema degli incarichi”, commenta il ministro. Per Antonio Naddeo, presidente Aran è un “contratto importante in cui si rivede la classificazione del personale, si istituisce l’area delle elevate qualificazioni, si prevedono importanti incrementi contrattuali, e inoltre, si destinano risorse specifiche che le leggi di bilancio degli ultimi due governi hanno assegnato agli infermieri, con un incremento complessivo medio di circa 175 euro mensili”. È stata una “lunga trattativa” ma alla fine ha portato alla firma da parte di “tutte le organizzazioni sindacali, cosa mai successa nel contratto della sanità e questo è motivo di soddisfazione”, aggiunge Naddeo.