domenica, 22 Dicembre, 2024
Attualità

Sisma 2016, accelera la ricostruzione in Centro Italia

Nonostante il quadro resti complesso, la ricostruzione post sisma 2016 in Centro Italia rallentata prima dalla pandemia e poi dalle tensioni sui prezzi e dalle difficoltà del mercato edilizio nel terzo trimestre, continua a crescere a ritmo sostenuto grazie all’aumento dei decreti di contributo approvati e dei cantieri autorizzati. Anche la ricostruzione pubblica, così come quella della privata, registra avanzamenti positivi grazie soprattutto alle Ordinanze speciali in deroga, con un incremento della spesa e del numero dei cantieri aperti.   “La semplificazione delle procedure e delle norme avviata a primavera del 2020 ha prodotto risultati tangibili. In questo arco di tempo sono stati aperti 11 mila cantieri della ricostruzione privata, 4 mila dei quali negli ultimi dodici mesi.

Pochi giorni fa i contributi concessi sono arrivati a 15 Mila, passando da 1,6 miliardi di fine 2020 a 4,8 miliardi, mentre le somme effettivamente liquidate alle imprese sulla base dello stato di avanzamento dei lavori sono passate da 684 milioni di euro di fine 2020 a 2 miliardi 284 milioni di euro”, si legge in una nota del Commissariato per la ricostruzione.

Gli edifici già riparati sono 7.762, per oltre 17.500 singole abitazioni riconsegnate ai cittadini, mentre 7.131 sono i cantieri attualmente in fase di lavorazione. I cantieri della ricostruzione pubblica aperti sono oltre 320, il doppio rispetto ad un anno fa, mentre gli interventi conclusi, tenendo conto anche delle chiese, sono 365. “Il lavoro che resta da fare è ancora enorme, a fronte del danno causato dal sisma, pari a 27,2 miliardi di euro, dei quali 19,4 relativi al solo patrimonio edilizio privato. La regolazione normativa condotta con le Ordinanze in questi ultimi due anni e mezzo si è oggi sostanzialmente esaurita, ed è sintetizzata nel Testo Unico della ricostruzione privata, di cui la Cabina di Coordinamento ha già avviato la discussione. Il Testo Unico, che abroga in tutto o in parte una settantina di vecchie Ordinanze, dovrebbe essere adottato formalmente a inizio novembre”, continua la nota.

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