Nei primi nove mesi del 2022 si registra rispetto all’analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di settembre sono state 536.002, in aumento del 35,2% rispetto alle 396.372 dei primi nove mesi del 2021. Crescono i casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 342.863 del 2021 ai 471.543 del 2022 (+37,5%), sia di quelli in itinere, che hanno fatto registrare un aumento del 20,5%, da 53.509 a 64.459. Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +33,3% nella gestione industria e servizi, un -3,2% in agricoltura e un +74,2% nel conto Stato. L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese. L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2021 e il 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un +57,9%, sia a quella maschile che presenta un +22,7%.
L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+37,5%), sia quelli extracomunitari (+26,3%) e comunitari (+21,8%). Dall’analisi dell’Inail per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Gli infortuni sul lavoro con esito mortale denunciati all’Istituto entro lo scorso mese di settembre sono stati 790, 120 in meno rispetto ai 910 registrati nei primi nove mesi del 2021 (-13,2%). Il calo rilevato tra i primi nove mesi del 2021 e del 2022 è legato sia alla componente maschile, i cui casi sono passati da 824 a 709, sia a quella femminile che passa da 86 a 81 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani, in aumento quelle dei comunitari e degli extracomunitari. Al 30 settembre di quest’anno risultano 15 denunce di incidenti plurimi avvenuti nei primi nove mesi. Le denunce di malattia professionale nei primi nove mesi sono state 43.933, in aumento di 3.463 casi (+8,6%) rispetto allo stesso periodo del 2021. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.