lunedì, 16 Dicembre, 2024
Società

Cattolici a sostegno di Bergoglio per la pace

Presso l’Università della Santa Croce a Roma, si è svolta  la tavola rotonda “E Pace sia!” sul conflitto in Ucraina, le proposte di pace, di soluzione, di accordo possibile da proporre. Il convegno ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Vescovo ausiliario di Roma S. Ecc. Mons. Daniele Libanori, che ha portato i saluti del cardinale Angelo De Donatis, vicario generale del Papa, del critico d’arte Vittorio Sgarbi, del presidente del Comitato “Fermare la guerra”, Gianni Alemanno, del senatore Massimiliano Romeo capigruppo della Lega al Senato della Repubblica e del direttore della rivista “Intervento nella società” Riccardo Pedrizzi, con conclusioni affidate al presidente dell’Associazione “Avvocatura in missione”, Egidia Catemaro.

La tavola rotonda si è conclusa con l’impegno a sostenere le iniziative di pace del Papa e l’invito a tutta la comunità cattolica alla mobilitazione contro la guerra, partendo da un documento redatto dal senatore Pedrizzi che ricorda anche tutte le iniziative che nel passato furono prese dai cattolici a seguito degli appelli contro tutte le guerre da parte dei vari pontefici: dalla definizione di “inutile strage” pronunciata da Benedetto XV sulla prima guerra mondiale all’appello di Pio XII da Castelgandolfo il 29/08/1939 alla vigilia del secondo conflitto mondiale, per arrivare ai moniti di Paolo VI a l’ONU il 04/10/1965, fino al grido di Giovanni Paolo II urlato all’Angelus del 16/03/2003. Per non parlare del ruolo di Benedetto XVI che nel corso del suo Pontificato illuminò il legame strettissimo tra ordine mondiale e felicità collettiva, indicando “le vie di attuazione del bene comune da percorrere per ottenere la pace”.

“L’appello nell’ora presente di Papa Francesco al non arrendersi ‘alla logica della violenza’ e a ‘imboccare la via del dialogo e della pace, corroborato dalle recenti proposte di mediazione del Vaticano formulate da leader mondiali come il presidente francese Macron, è dunque, nel solco della tradizione bimillenaria della Chiesa e rappresenta oggi un tentativo ancora più determinato di spostare il dibattito dai confini geografici a quelli morali – ha spiegato Riccardo Pedrizzi, direttore della rivista “Intervento nella Società” – È l’ora, dunque, di una grande mobilitazione, che al momento non si registra e che vede solo pochi uomini di buona volontà come il Direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, e pochi movimenti impegnarsi in questa direzione, dei Cattolici italiani intorno al Papa, che nasca dal basso e dalle coscienze. È l’ora che chiunque di noi, che ha fede e crede nella pace degli uomini e tra gli uomini non si giri dall’altra parte e non si arrenda a quella logica della violenza a cui il Santo Padre ha chiesto di non rassegnarsi mai. parte e non si arrenda a ciò a cui il Santo Padre ha chiesto di non rassegnarsi…”, ha concluso Pedrizzi.

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