REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – A Melicucco, i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, hanno denunciato 13 "furbetti" del reddito di cittadinanza, tra cui due italiani e undici stranieri di nazionalità rumena, bulgara e marocchina. Gli indagati devono rispondere di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in ordine a richieste non spettanti di sussidi economici, introdotti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con decreto legge del 2019, come misura di contrasto alla povertà e sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all'inclusione sociale. Le indagini hanno permesso agli investigatori, attraverso un'attenta attività di analisi documentale in relazione a 170 istanze presentate, in riscontro anche a un esame incrociato tra le verifiche esperite sul territorio e gli accertamenti info- investigativi, di verificare numerose irregolarità nelle procedure di attestazione e l'assenza dei requisiti previsti. Le difformità riscontrate, hanno impedito l'elargizione dei sussidi a soggetti non aventi diritto, per un danno erariale di circa 70 mila euro. Gli esiti dell'attività investigativa sono stati segnalati all'autorità giudiziaria e all'Inps ai fini dell'interruzione dell'elargizione del sussidio nei riguardi degli interessati ed il recupero delle somme indebitamente percepite. Tale attività d'indagine, che ha riguardato in ultimo la comunità di Melicucco, si inserisce, nel complesso, in un più ampio contesto di varie attività di verifiche condotte dai militari del Gruppo di Gioia Tauro, su tutto il territorio della piana, che annoverano un totale a partire dal 2020, nel complesso di circa 300 persone, tra cittadini italiani e migranti, segnalate all'autorità giudiziaria, compresi gli odierni indagati, per violazioni inerenti la normativa sul reddito di cittadinanza, per un tentato danno erariale di circa oltre 2 milioni di euro. foto ufficio stampa Carabinieri (ITALPRESS). vbo/com 18-Ott-22 09:38