SACRU (Strategic Alliance of Catholic Research Universities), capofila della rete di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, denuncia la multidimensionalità della povertà, che si manifesta in umiliazioni, violenza e discriminazioni. L’appello di SACRU ai politici e agli imprenditori di tutto il mondo è quello di mettere in atto subito politiche improntate alla solidarietà per eliminare la povertà in tutte le sue forme.
Eppure, nel 2015, viveva in condizione di povertà assoluta circa il 10% della popolazione mondiale (700 milioni di persone). La pandemia di Covid-19 ha complessivamente aggravato la situazione spingendo, secondo le stime della Banca Mondiale, altri 100 milioni di persone, delle quali la maggior parte sono donne, persone con disabilità, minoranze e rifugiati, in povertà assoluta.
L’argomento è di assoluta attualità, nonché destinato a essere ancor più pressante se si considerano le sfide che il mondo sta attraversando: l’inflazione galoppante, la ricostruzione post pandemia, i conflitti in corso, tra cui la guerra in Ucraina. Gli esperti della Strategic Alliance of Catholic Research Universities hanno fornito alcuni spunti di riflessione sul tema, incoraggiando la diffusione di politiche sociali che tutelino le comunità e in particolare le persone vulnerabili. SACRU è una rete composta da otto università cattoliche presenti su quattro continenti, coordinate dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, che cooperano assieme con l’obiettivo di promuovere un’istruzione globale per il bene comune e una eccellente ricerca interdisciplinare ispirata dall’insegnamento sociale cattolico.
“La povertà è una scelta politica più che sfortuna o destino. negli Stati Uniti, nel periodo peggiore della pandemia, la grande espansione della spesa sociale erogata dal Governo federale ha ridotto il numero di poveri assoluti nonostante l’economia in recessione”, sostiene Padre Kenneth Himes, professore di Etica teologica al Boston College. Una considerazione importante, soprattutto per un Paese storicamente restio all’intervento pubblico.