Una festa corale che ha mostrato i tanti aspetti, potenzialità e problemi da risolvere. Questa l’iniziativa dal titolo: “Donne in Campo”, promossa dall’Associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani, nell’ambito della “Giornata internazionale delle Donne Rurali”. “Si è riaffermato il ruolo chiave e il contributo che apportano, da sempre, in termini di conoscenza, lavoro e sensibilità allo sviluppo dei sistemi agricoli locali”, illustra la Cia-Agricoltori.
Nei campi 204 mila imprenditrici
Per l’Associazione al femminile della Confederazione, si è di fronte ad un “esercito di coraggiose che rappresentano oltre un quarto della popolazione mondiale e che possono fare rete per superare le grandi sfide, economiche, ambientali e sociali, come le crisi alimentari, i cambiamenti climatici, le disuguaglianze e le discriminazioni di genere”.
Rafforzare i sistemi alimentari
Il messaggio lanciato da Donne in Campo, è quello della presidente nazionale, Pina Terenzi, che ha tenuto un evento online, sul tema, “Nutrire i territori, nutrirsi di territorio”. “Con Donne in Campo-Cia, arriva l’occasione per fare nuovo appello alle 204 mila imprenditrici italiane del settore: serve rafforzare i sistemi alimentari locali, promuovere la Dieta Mediterranea, farsi promotrici di pratiche sostenibili”, propone Terenzi, “difendere la pace e cibo sano e sicuro per tutti”.
Visione femminile protagonista
Per l’Associazione di Cia, infatti, è soprattutto adesso che la visione femminile deve essere protagonista. “Occorre per introdurre azioni efficaci nella gestione della crisi, restituire all’Italia la sua vocazione agricola e difendere il settore quale asset strategico nell’economica del Paese come di intere comunità, dove il cibo è patrimonio di biodiversità, salute e benessere, cultura e tradizione”.
Comunità del cibo
Ed è alle “comunità del cibo” che Donne in Campo-Cia guarda con interesse. “Possono essere la chiave”, scrive la Confederazione, “per affrontare nelle aree interne d’Italia la pressione incalzante del caro vita. Un’azione collettiva coinvolgendo intorno alle filiere agricole locali, le mense scolastiche e degli ospedali, i Gas e gli enti locali.
Del resto, a supporto dello sviluppo delle “comunità del cibo”, ci sono sempre più imprenditrici agricole, ambasciatrici di buone pratiche, nella cooperazione e nelle reti d’impresa sul territorio, basti pensare ai mercati contadini o all’Agricatering di cui Donne in Campo-Cia è pioniera”.
Fare squadra
Perché queste si consolidino, però, bisogna andare oltre gli steccati delle filiere corte e della domanda locale. “Oggi, il 74% delle vendite alimentari passa dalla distribuzione moderna, con la quale”, secondo l’Associazione di Cia, “occorre trovare il modo di fare squadra proprio a salvaguardia di quelle produzioni agricole locali che sono l’anima della Dieta Mediterranea”. “È una sfida complessa, ma necessaria anche
per riportare equilibrio lungo la filiera del cibo e riconoscere alle imprenditrici e agli imprenditori agricoli il giusto valore del loro lavoro”, osserva Pina Terenzi, “senza tralasciare, ancora una volta, quanto le donne dell’agricoltura sia collante fondamentale nelle aree rurali del Paese e coltivatrici, comunque e ovunque, di pace”.
Una visione del futuro
“Nella corsa contro le emergenze, la visione di futuro che appartiene alle donne, forti di lungimiranza ed empatia, è quanto di più prezioso si possa avere nel mondo agricolo, come nel più ampio tessuto sociale”, evidenzia il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, “A Donne in Campo il merito di rilanciare sempre appelli e alleanze, anche a livello internazionale, a salvaguardia di valori e beni primari”.
Gli interventi
Alla iniziativa sono intervenute: Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia; Donatella Cinelli Colombini, presidente Donne del Vino; Silvana Moscatelli, ricercatrice CNR – Dipartimento Scienze Bio-Agroalimentari; Benedetta Rinaldi, Coordinatrice Consulta femminile Lilt e conduttrice Rai; Maria Carmela Macrì, Crea PB (Rete Rurale Nazionale); Sara Hassan, Family Farming Consultant, Partnership and UN Collaboration Division – Fao; Emanuela Ceruti, presidente Donne in Campo-Cia Piemonte, Azienda Agricola “L. Garbaccio” e Concetta La Rocca, presidente Donne in Campo-Cia Basilicata, Azienda Agricola “La Rocca” e “Le Comunità.