Entro i prossimi otto anni la fornitura di elettricità da fonti di energia pulita deve raddoppiare per limitare l’aumento della temperatura globale, altrimenti c’è il rischio che il cambiamento climatico, gli eventi meteorologici più estremi e lo stress idrico possono mettere a rischio sia la sicurezza energetica che le forniture di energia rinnovabile. È quanto emerge dal rapporto “Stato dei servizi climatici 2022” dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm).
Gli investimenti nelle energie rinnovabili “devono triplicare entro il 2050 per portare il mondo su una traiettoria di zero netto” di emissioni di gas serra entro metà secolo, aggiunge l’Omm rilevando che il settore energetico “è la fonte di circa tre quarti delle emissioni globali di gas serra. Il passaggio a forme pulite di generazione di energia, come solare, eolico e idroelettrico, e il miglioramento dell’efficienza energetica, sono fondamentali se vogliamo prosperare nel ventunesimo secolo”. Il rapporto rileva che “le risorse idriche sono scarse e questo è un rischio per la produzione di elettricità”. Nel 2020, l’87% dell’elettricità globale generata da sistemi termici, nucleari e idroelettrici dipendeva direttamente dalla disponibilità di acqua, ma ora c’è il rischio di stress idrico.