Un congresso per il lavoro, i salari, la lotta la precarietà, la previdenza e soprattutto la sicurezza. “Più diritti e meno disuguaglianze. Colmiamo il vuoto”. È lo slogan con il quale la Uil celebrerà il XVIII Congresso nazionale alla Fiera di Bologna da giovedì 13 al 15 ottobre. La relazione del Segretario generale PierPaolo Bombardieri aprirà i lavori nel pomeriggio di giovedì 13, davanti a più di 2.000 delegate e delegati presenti in rappresentanza degli oltre 2 milioni e 200mila iscritte e iscritti.
Interventi e ospiti
Concluderà la prima giornata il Segretario generale della Ces, Luca Visentini. Venerdì 14 interverranno, tra gli altri, i Segretari generali della Cisl e della Cgil, Luigi Sbarra e Maurizio Landini, e il Presidente della Cei, il Cardinale Matteo Maria Zuppi. Sabato 15, le conclusioni di Bombardieri e l’elezione del gruppo dirigente che guiderà la Confederazione nei prossimi 4 anni.
Lavoro, salari, precarietà
Numerosi i temi che saranno affrontati, come lavoro, salario, disuguaglianze, previdenza e sviluppo. Un ruolo importante assumerà la lotta agli incidenti su lavoro. Tema su cui il segretario PierPaolo Bombardieri ha lanciato più di un allarme.
“Lo abbiamo ribadito dappertutto”, scrive il leader della Uil, “spesso non sono incidenti ma omicidi, perché dietro queste tragedie ci sono consapevoli irresponsabilità dettate dalla brama di profitto”.
Sicurezza il tema centrale.
Noi, evidenzia Bombardieri, con la Campagna di sensibilizzazione “Zero Morti sul lavoro” un anno e mezzo fa abbiamo voluto far diventare ogni giorno la giornata nazionale per le vittime sul lavoro, affinché ci fosse consapevolezza e presa di coscienza diffusa e per effettuare una costante pressione su chi governa a recepire normative più aspre, maggiore prevenzione e controlli più frequenti”. “Quello delle vittime sul lavoro e degli incidenti”, fa presente Bombardieri, sarà un tema centrale al nostro Congresso nazionale dove alzeremo l’asticella dell’intolleranza per chi uccide e per chi rinvia decisioni come l’estromissione dai bandi pubblici per le aziende che violano gli standard di sicurezza”.