venerdì, 15 Novembre, 2024
Regioni

Tangenti sulle protesi dentali, tre nuovi arresti per corruzione a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Sono finite agli arresti domiciliari tre persone indagate per corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. Il provvedimento, disposto dal gip presso il Tribunale di Milano, è stato eseguito dai finanzieri del Comando provinciale, coordinati dalla locale Procura. L'operazione si inserisce in una più ampia indagine, svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, e vede coinvolti complessivamente 11 indagati. Gli investigatori ipotizzano l'esistenza di un sistema di corruttela nell'ambito della produzione e distribuzione di manufatti odontoprotesici, perpetrato da un'azienda leader nel settore dell'odontotecnica, con la compiacenza di medici operanti presso molteplici Aziende Ospedaliere pubbliche lombarde. In particolare, la società finita al centro delle indagini, tramite il suo legale rappresentante pro-tempore e fidati suoi collaboratori, avrebbe intrattenuto accordi corruttivi con odontoiatri in servizio presso ambulatori pubblici i quali avrebbero prescritto protesi, accessori e manufatti ortodontici anche in eccesso e non necessari, maggiorando così i correlati prezzi poi direttamente pagati dall'inconsapevole paziente. Nel dettaglio nell'ambito "ortodonzia", il sistema illecito consisterebbe nel rilascio di una prescrizione medica per manufatti non necessari, non effettivamente impiantati o dai costi indebitamente raddoppiati; nell'ambito "protesi", verrebbero rilasciate prescrizioni mediche e preventivi di spesa in cui si indicano voci accessorie, non corrispondenti ai trattamenti effettuati, al solo fine di aumentare artatamente il valore finale della prestazione per la successiva fatturazione e pagamento da parte dell'ignaro paziente. In cambio di tale impropria attività di collaborazione prestata, i medici compiacenti avrebbero ottenuto dalla società fornitrice delle protesi un compenso calcolato in percentuale sul fatturato procurato all'azienda mediante le prescrizioni mediche effettuate, dazione corruttiva erogata ai professionisti in contanti con consegne brevi manu o mediante sconti per i propri studi privati. Nel corso delle attività investigative, sono poi emersi nuovi fatti coinvolgenti un medico già operante presso una struttura privata convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale che avrebbe ottenuto circa 26 mila euro in contanti in più tranche, dal rappresentante legale pro-tempore dell'impresa, per il tramite di un suo dipendente, quale dazione corruttiva per l'attività svolta nel 2020 e nel 2021. Più nello specifico, all'odontoiatra sarebbe stata riconosciuta una percentuale pari al 10% sul fatturato annuo realizzato dalla società investigata, grazie alle prescrizioni mediche rilasciate presso la Clinica in cui operava il medico tratto in arresto. Contestualmente all'esecuzione della misura cautelare personale, sono in corso perquisizioni nelle province di Brescia e Milano. foto ufficio stampa Guardia di Finanza (ITALPRESS). vbo/com 11-Ott-22 10:09

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