677 morti nel 2022.Quasi tre morti al giorno. È il tragico bilancio degli incidenti sul lavoro una vera piaga sociale che in Italia peggiora di anno in anno. “I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro, nonostante i numerosi provvedimenti normativi con i quali si è cercato, nel tempo, di prevenirli, sono allarmanti, drammatici”, commenta il Presidente della Repubblica in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Mattarella, in un messaggio al Presidente dell’ANMIL Onlus, Zoello Forni scrive: “Raccontano storie di vite spezzate, di famiglie distrutte, di persone gravemente ferite, di uomini e donne che invocano giustizia. Persone che si appellano alle istituzioni, ai datori di lavoro, alla coscienza di chiunque sia nelle condizioni di rendere i luoghi di lavoro posti sicuri, in cui sia rispettata la dignità della persona”
“Lo sviluppo di nuove tecnologie – aggiunge – ha mutato radicalmente la natura e la stessa dimensione spazio-temporale dei luoghi di lavoro. Purtroppo, questa fase non è stata accompagnata da una crescita proporzionata delle iniziative verso la prevenzione. Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita. Ecco perché la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro è occasione preziosa per richiamare l’attenzione su un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica.”
“L’affermazione dei diritti sui luoghi di lavoro, primo quello alla vita-ha concluso Mattarella-oltre che essere un termometro della vita civile, è un generatore di valore per la società, per i lavoratori, per le imprese. Con questi sentimenti esprimo il mio apprezzamento all’ANMIL per l’impegno con cui assiste e sostiene i lavoratori e i loro familiari, e formulo gli auguri per la piena riuscita delle manifestazioni in programma sul territorio nazionale”