L’Inps ha recepito le indicazioni del Decreto ministeriale 33/2022, ridefinendo i criteri di esame delle domande di accesso all’assegno di integrazione salariale garantito dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS) per causali straordinarie. L’obiettivo è favorire una semplificazione del processo per ridurre gli oneri a carico delle realtà aziendali interessate alla prestazione. Vengono dunque mutati i criteri di esame per quanto concerne: la riorganizzazione aziendale (ivi compresa quella legata a processi di transizione); la crisi aziendale (ivi compresa quella derivante da evento improvviso e imprevisto); il contratto di solidarietà; il cumulo degli interventi ordinari e straordinari d’integrazione.
Tra le principali novità, per i datori di lavoro che occupano mediamente fino a 15 dipendenti nel semestre precedente la richiesta, vi è la possibilità di chiedere l’ammortizzatore per realizzare interventi di riorganizzazione aziendale per processi di transizione, finalizzati a percorsi di innovazione e modernizzazione digitale e tecnologica, di rinnovamento e sostenibilità ambientale ed energetica o che abbiano attivato interventi straordinari in tema di misure di sicurezza. I criteri illustrati nella circolare trovano altresì applicazione, ai fini dell’ammissione all’assegno di integrazione salariale riconosciuto dai Fondi di solidarietà bilaterali per causali straordinarie, per le istanze relative ai datori di lavoro che occupano mediamente fino a 15 dipendenti nel semestre precedente.