Dare “giustizia” a chi è rimasto “ingiustamente nell’invisibilità”. Sono le parole usate dalla Uil per sollecitare una riforma dello sport che definisca il ruolo delle migliaia operatori sportivi che non hanno nessun tipo di riconoscimento, e venga riconosciuta loro la “dignità di lavoratori”.
Sport, garanzie agli operatori
La presa di posizione arriva dal segretario nazionale PierPaolo Bombardieri che sollecita il Governo a “chiudere definitivamente una partita rimasta per troppo tempo aperta”, spiega il leader della Uil, “che ha lasciato nell’incertezza e nella fragilitá centinaia di migliaia di persone, tra collaboratori sportivi e atleti
dilettanti: la riforma dello sport”.
Sport, affermare i diritti
Il segretario nazionale della Uil ricorda inoltre che è il momento di “affermare i diritti”. “Ci vuole coerenza”, evidenzia Bombardieri, “alle pacche sulle spalle e alle celebrazioni pubbliche per le tante vittorie
dei nostri sportivi segua il riconoscimento del lavoro sportivo per l’affermazione dei loro diritti e della dignità di lavoratori”.
Il Governo intervenga
La Uil sollecita l’Esecutivo a decidere. “Siamo allo step finale, l’Esecutivo Draghi dia l’ok al decreto legislativo al vaglio del Consiglio dei Ministri”, scrive il sindacato. “Si renda giustizia”, conclude Bombardieri, “a chi è rimasto ingiustamente nell’invisibilità e più esposto ai rischi della crisi, si scriva una nuova pagina senza più
attese e rinvii”.